C’è una giungla urbana in via Galvani a Monza. A pochi passi dai negozi di via Borgazzi, e alle spalle delle abitazioni residenziali del quartiere San Giuseppe.
Cespugli, erbacce e veri e propri arbusti sono cresciuti, letteralmente attaccati alle pareti dell’area ex Enel. Una situazione più volte denunciata dai residenti, dai negozianti del quartiere e dai membri della consulta San Carlo – San Giuseppe, che in diverse occasioni hanno chiesto almeno la messa in sicurezza dell’edificio.
«Abbiamo sollevato la questione anche durante l’ultima seduta della consulta che si è svolta lo scorso 28 aprile proprio alla presenza dell’assessore alla Sicurezza, Federico Arena – spiega Sergio Visconti, coordinatore della consulta – Purtroppo lo stesso assessore ci ha ribadito che si tratta di un’area privata e che la proprietà, nonostante i ripetuti solleciti, ha mostrato fino ad ora scarsa collaborazione».
L’area lungo via Galvani, quella invasa da arbusti ed erbacce, è ora transennata sul lato destro. Da quella parte di strada è impossibile passare a piedi, il marciapiede è letteralmente sommerso dalle piante spontanee e infestanti. Impossibile anche parcheggiare l’auto dal momento che le piante hanno occupato gran parte dello spazio a disposizione per il parcheggio.
Le radici inoltre hanno pesantemente indebolito la struttura dell’edificio già fatiscente, provocando diversi distaccamenti di calcinacci.
Ma non è solo la vegetazione incolta a preoccupare i residenti. Lo stesso edificio, lungo via Pacinotti, è utilizzato spesso come rifugio di fortuna per sbandati. Più volte sono intervenute le forze dell’ordine, anche su segnalazione della stessa consulta di quartiere, per sgomberare gli spazi da occupanti abusivi.
«È un vero peccato che quell’area così ampia sia abbandonata in quel modo, soprattutto perché si trova davvero nel centro del quartiere e così come è ora rappresenta un pericolo per la sicurezza dei cittadini», conclude Visconti.