Monza, imponente l’articolazione dei dispositivi di sicurezza in occasione del Gran Premio

Fondamentale risulta il ruolo di coordinamento del questore Marco Odorisio. La complessità del lavoro è complicata dal contesto boschivo del parco
La polizia di Stato al lavoro

In occasione della tre giorni del Gran Premio di Monza, che si concluderà domenica 3 settembre, con presenze di spettatori e appassionati che raggiungeranno le 300mila persone, per gestire e garantire la sicurezza sia delle aree prospicenti la pista ed il circuito, sia di quelle interessate dall’arrivo e dal transito dei tifosi, la questura di Monza e della Brianza ha predisposto in alcuni uffici dell’autodromo il Posto di Comando Avanzato (PCA), cabina di regia dedicata per il Gran Premio, pronta a gestire qualunque tipo di situazione o criticità.

Questura: alla gara assisteranno 110mila spettatori

Fondamentale è considerato il controllo degli accessi al parco

E proprio in chiave di prevenzione e sicurezza, il questore della Provincia di Monza e della Brianza Marco Odorisio ha integrato i servizi con l’impiego delle specialità degli artificieri, con le squadre di antisabotaggio ed ancora con l’utilizzo delle unità operative di primo intervento della polizia di Stato e delle squadre operative di supporto dei Carabinieri, formazioni di primo e pronto intervento, in grado di intervenire in qualunque contesto di criticità, nonché delle unità cinofile antisabotaggio e delle squadre di artificieri della polizia di Stato e dei carabinieri. Non da meno, sempre in chiave di sicurezza delle persone, in ragione di una presenza di circa 110mila appassionati nella sola giornata di domenica 3 settembre, i dispositivi sono stati integrati con i tiratori scelti e per la prima volta in occasione di un Gran Premio, come richiesto dal questore ed accordato dalla Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è stato messo in campo il sistema LTE (Long Term Evolution), gestito dal Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Milano: si tratta di poliziotti muniti di telecamerine e cellulari che si muovono tra le persone monitorando gli afflussi, le consistenze delle file, pronti a recarsi in un luogo particolare trasmettendo real time al Posto di Comando Avanzato, così da modulare tempestivamente gli interventi che si dovessero rendere necessari. È un sistema sofisticato fondato su uno standard di connessione che si colloca a cavallo tra la terza e la quarta generazione dei sistemi di connettività mobile.

Questura: garantita anche la sorveglianza aerea del comparto

Fondamentale come sperimentato già in altri gradi eventi, tra i quali il concerto di Bruce Springsteen del 25 luglio, la sorveglianza aerea garantita dall’elicottero del II Reparto Volo della polizia di Stato di Milano-Malpensa, unità dotata di sistema ELITE che registra immagini direttamente remotizzate nel Posto di Comando Avanzato e nella sala operativa della questura, unità aerea abilitata altresì al volo notturno e equipaggiata con visori notturni. Ma i servizi di prevenzione e sicurezza sono iniziati già nei giorni precedenti al Gran Premio con il potenziamento dei servizi di controllo del territorio assicurati dalle pattuglie dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia della polizia di Stato, continuativamente presenti a pattugliare le zone perimetrali dell’autodromo e le aree cittadine, diretti da funzionari di polizia presenti nelle ventiquattro ore. Il grande evento del Gran Premio di Formula 1 è tra l’altro arricchito dalle tante iniziative del cosiddetto FuoriGP, che animano la città, tra le quali il concerto di sabato 2 settembre, in piazza Trento e Trieste della cantante Giusy Ferreri che ha richiamato la partecipazione di circa 9mila persone.

Questura: cinque i Comuni interessati dalle manifestazioni

Infatti, la complessità dei servizi deriva da due fattori: l’eccezionale numero di spettatori e la particolarità del luogo dell’evento, in quanto il circuito di Monza si trova all’interno del più grande parco d’Europa recintato ed è lungo circa 5 chilometri, attraversando il territorio di cinque Comuni. Tale circostanza determina complessità nella dislocazione della forza e negli spostamenti da un luogo all’altro dello scenario dell’evento trattandosi di un’area boschiva. Pertanto, i dispositivi di ordine e sicurezza pubblica sono stati organizzati distinguendo due aree: una strettamente pertinente all’area della manifestazione ed un’altra relativa ai percorsi di afflusso e deflusso (dodici parcheggi che insistono su cinque Comuni, due stazioni ferroviarie in due Comuni differenti, Monza e Biassono, tre capolinea navette, aree campeggio esterne al parco), nonché agli ambiti cittadini interessati dalle manifestazioni connesse con il Gran Premio, come esposizioni a tema motoristico, spettacoli musicali e maxischermo per la proiezione sia delle prove che della gara.

Questura: coinvolte anche le polizie locali di cinque Comuni

Il dispositivo relativo alla manifestazione sportiva è stato organizzato attraverso un sistema di presidio e controllo a tutti i dodici accessi dell’autodromo, a tutti i filtraggi, nonché a tutte le aree interne interessate dalla presenza di pubblico e nelle aree sensibili presenti lungo il circuito (area partenza, pit lane, tribuna autorità, accessi diretti alla pista, muro di cinta a rischio scavalcamento con ingresso diretto in pista). Ulteriori presidi di sicurezza sono stati organizzati anche sulle arterie stradali da parte del Compartimento Polizia Stradale Lombardia, con il coinvolgimento nelle aree cittadine delle polizie locali di Monza, Villasanta, Biassono, Vedano al Lambro e Lissone, nonché negli ambiti ferroviari da parte del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Lombardia.