“San Michele Arcangelo che ha vinto la perenne lotta del bene contro il male rappresenta la naturale assonanza con la missione assolta quotidianamente, con professionalità e impegno, dalla Polizia di Stato”. Sono state le parole con le quali il questore di Monza e Brianza Marco Odorisio ha inteso celebrare venerdì 29 settembre il Santo Patrono della forza dell’ordine. La cerimonia, con la celebrazione di una messa, si è svolta in un luogo particolarmente simbolico: i giardini degli Artigianelli liberati lo scorso febbraio dalla presenza di una banda di spacciatori la cui presenza aveva allontanato dall’area verde famiglie e bambini.
Presenti, oltre alle autorità, componenti della Polizia di Stato della Questura di Monza e Brianza, in servizio ed in pensione, destinatari di riconoscimenti e gli alunni della scuola primaria di via Zara di Monza che per l’occasione hanno realizzato e donato un disegno di San Michele.
La Polizia celebra a Monza San Michele Arcangelo: anche gli uffici aperti alle famiglie del personale
Odorisio ha ricordato l’importanza di “fare sistema” tra le varie forze dell’ordine e Istituzioni per garantire la sicurezza e lo “spirito di servizio” messo in campo dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato sempre votati all’ascolto del cittadino. Con l’occasione c’è stato in Questura anche il “Family Day” con gli uffici aperti alle famiglie degli operatori di pubblica sicurezza. Il questore ha colto l’occasione per “abbracciare tutti i nostri familiari che quotidianamente e silenziosamente ci sono vicini e ci sostengono”. Ha inoltre ricordato i caduti in servizio “e quanti ci hanno lasciato lungo il cammino della vita”.
Patronale della Polizia di Stato a Monza, i riconoscimenti al personale
A seguire sono stati consegnati dei riconoscimenti ad alcuni componenti del personale. Un encomio è andato all’assistente capo coordinatore Angelo Bossio e all’assistente Michele Savino in servizio presso la Polizia ferroviaria di Monza e una lode all’assistente capo coordinatore Antonella Di Tommaso (Polizia amministrativa e sociale) per avere evidenziato nel dicembre del 2018 capacità professionali ed altruismo “soccorrendo una donna con intenti suicidi”.
Lode anche al commissario capo Alessandro Barone, dirigente dell’ufficio del personale, in quanto ha diretto una attività di polizia giudiziaria che ha consentito di arrestare una persona per “detenzione di circa trecento taser, e 104 cartucce spara sardi elettrificati”. Lode anche al commissario capo Pasquale Lauri, al sostituto commissario coordinatore Roberto Fiorillo, al sostituto commissario Dimitri Palma della Squadra Mobile che hanno svolto l’operazione “Double Shot” nel 2020 che ha portato “alla esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere di due italiani per tentato omicidio”.
Anche l’ispettore Riccardo Ricciardi Grisi (Digos) ha ricevuto una lode per l’arresto nel 2018 di un soggetto “responsabile di violenza sessuale nei confronti di una minorenne con l’aggravante dell’uso di sostanze acoliche e stupefacenti”. E poi all’assistente capo coordinatore Danilo Bignone della Mobile e all’agente Ilaria Altini (Servizio Ufficio prevenzione generale) sempre per l’operazione Double Shot, l’assistente capo coordinatore Pasquale Stifano della Polizia stradale di Arcore che ha svolto una operazione di polizia giudiziaria, nel 2019, che ha consentito di individuare “una associazione dedita alla truffa mediante la stipula di documentazione assicurativa falsa”.
Al sovrintendente Michele Tummolo (Squadra Mobile) per l’operazione Double Shot, medaglia di commiato dal capo della Polizia con gratitudine al sostituto commissario coordinatore in quiescenza Gabriele Sala, al sostituto commissario tecnico in quiescenza Sandro Di Girolamo, al sovrintendente capo tecnico in quiescenza Laura Bravosi, al sovrintendente capo in quiescenza Luigi Giordano, al sovrintendente capo in quiescenza Giuseppe Mangiola, all’assistente capo coordinatore in quiescenza Pierina Spedo.