I reati calano, il piano straordinario sicurezza funziona: questo in sintesi quanto emerso giovedì 22 gennaio, in Prefettura, a Monza, durante una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulla sicurezza nel capoluogo brianzolo dopo il giro di vite dello scorso novembre. Quando, su disposizione del Prefetto Patrizia Palmisani si estesero i controlli delle Forze di polizia e dell’esercito, con l’operazione Strade Sicure, nelle aree considerate più “sensibili” della città, a partire dalla stazione ferroviaria, ma anche nel centro storico e nella zona della “movida”, nella fascia oraria 19-1 di notte.
Prefettura, il punto sul piano straordinario sicurezza introdotto a Monza
Durante la riunione, convocata da Palmisani, alla quale hanno preso parte il sindaco di Monza Paolo Pilotto, il Questore e i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, è emerso che da una specifica analisi, la rimodulazione dei controlli ha portato a un aumento delle presenze di forze dell’ordine nelle vie di Monza durante festività natalizie e, soprattutto, all’assenza di episodi critici sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica. Nel dettaglio, nel bimestre considerato, “nelle zone – specifica la Prefettura – è stata registrata una riduzione dei reati di circa il 20% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente”.
Prefettura, incontro sulla sicurezza: sul tavolo anche le “zone rosse”
Sempre durante l’incontro sono state fatte anche valutazioni, sempre riferendosi a Monza, rispetto alle cosiddette “zone rosse”, introdotte in alcune grandi città italiane su Direttiva del Ministro dell’Interno dello scorso 17 dicembre: come già detto su queste colonne, Monza, grazie al Regolamento comunale di Polizia urbana in vigore, può già utilizzare gli strumenti dell’ordine di allontanamento e del DASPO urbano per il contrasto di eventuali condotte pericolose per la sicurezza pubblica. Ciò nonostante, è stato concordato di effettuare con cadenza regolare “un aggiornamento delle valutazioni” in relazione alle aree più sensibili per eventuali adeguamenti.