Monza, il murale delle margherite vandalizzato diventa un “manifesto di civismo”

Alla fine è rimasto così, ma ha prodotto un “Manifesto di civismo”. L’associazione Fight the writers e l’artista Roberto Spadea hanno deciso di non rifare il murale delle margherite realizzato in occasione delle Pulizie di primavera, a inizio aprile, e vandalizzato alla vigilia del 25 aprile.
Monza, manifesto civismo di Fight the writers accanto alle margherite ricoperte da graffiti
Monza, manifesto civismo di Fight the writers accanto alle margherite ricoperte da graffiti Chiara Pederzoli

Alla fine è rimasto così. L’associazione Fight the writers e l’artista Roberto Spadea hanno deciso di non rifare il murale delle margherite realizzato in viale Margherita di Savoia a Monza in occasione delle Pulizie di primavera, a inizio aprile, e vandalizzato alla vigilia del 25 aprile.

In un primo momento era stato annunciato un evento per rifare i fiori, poi è stato deciso diversamente per lanciare un messaggio. Fight the writers lo ha spiegato in un “manifesto di civismo” lasciato accanto al disegno: “Oggi siamo qui, davanti al” muro dei Boschetti”, che così deve rimanere a monito e ricordo di tutti, per sottolineare come un tentativo di ridare un minimo di “dignità” ad un’area, possa essere distrutto e vanificato in una notte. Meditate gente, meditate”.

L’associazione fa riferimento a “falsi writer” protagonisti di “scorribande sconsiderate, ma tollerate” che la città “da anni, ma particolarmente in questi ultimi mesi, subisce” con graffiti e tags su strade e monumenti.

“Pochissimi sono i proprietari di immobili che cercano di attivarsi per rimuovere scritte e tags, arrendendosi a priori al fatto che potrebbero essere rifatte – si legge ancora – Gli amministratori dei condomini non spendono un minuto nelle riunioni dei Condomini per sensibilizzarli sul decoro dei loro palazzi e porvi rimedio, pur spendono ore a parlare delle troppe lampadine bruciate”.

E poi parole per le istituzioni che vorrebbero “ come più volte enunciato, fattivamente contrapporsi a queste pratiche, ma non vanno oltre” nonostante i “regolamenti edilizi” tuttora in vigore e per i dirigenti scolastici “più volte incontrati ed invitati a programmare incontri con gli studenti”: “Si parla in questi giorni di ripristinare l’ora di “Educazione Civica”, ma se non siamo noi tutti , cittadini ed istituzioni a pretendere quotidiano civismo e reciproco rispetto, quanti anni dovremo attendere per percepire un cambiamento, in attesa che la solita “delega” ad altri produca effetto?”.

Infine: “Ma la nostra paziente azione non si ferma, continueremo in questa “missione” di formazione ed educazione concentrandoci sui quattro punti summenzionati, facendone un “banco di prova” per Cittadini, Amministratori, Istituzioni, Dirigenti scolastici che siamo certi sua eccellenza il Prefetto, di fresco incarico, vorrà patrocinare e sostenere”.