È nato come un doposcuola una decina di anni fa, negli spazi dell’oratorio di San Rocco. Il Temperino per anni si è occupato di aiutare gli alunni delle elementari del quartiere a fare i compiti e le famiglie, spesso straniere, a trovare un appoggio nelle relazioni con la scuola.
Poi con la pandemia anche questa attività si è interrotta e alla ripresa, lo scorso ottobre, il team dei volontari, una trentina, quasi tutti pensionati, si era dimezzato. È nata così, dalla necessità, l’esperienza del Temperino 2.0.
Oggi i volontari sono ventiquattro: quindici sono parte del gruppo già da tempo, nove sono new entry, reclutati quest’anno a distanza. Arrivano da Brescia, Usmate, Bologna, Milano e persino Parigi. Hanno messo a disposizione un’ora alla settimana per aiutare un bambino o bambina delle elementari o delle medie (perché adesso il servizio si rivolge anche agli studenti della secondaria di primo grado) a fare i compiti e a studiare. «Si può fare ovunque e in ogni momento, basta avere anche solo uno smartphone – spiega Lucia Clarotto, a Parigi per un dottorato – la tecnologia ha reso il servizio del Temperino ancora più efficace. Ogni volontario può accordarsi con la famiglia e scegliere il momento migliore per collegarsi. E poi con un messaggio ci si può tenere in contatto per chiarire dubbi o dare aiuti anche fuori dall’orario concordato».
Oggi il Temperino assiste nei compiti 24 bambini, ma erano ottanta prima della pandemia. «Servono nuovi volontari per poter accogliere altri bambini che hanno bisogno di un aiuto per i compiti e lo studio – aggiunge Loredana Ciocca, coordinatrice del doposcuola -. Chiunque voglia può dare il proprio aiuto, non occorrono particolari competenze o conoscenze».
Chiunque volesse rendersi disponibile per mettersi a disposizione dei ragazzini del Temperino può contattare il numero 349.250.38.40.