Insegnante di ginnastica (come si diceva una volta) al Liceo Scientifico Frisi, allenatore della Forti e Liberi e anche esponente politico. Era conosciutissimo in più ambienti Giorgio Fustinoni, spentosi oggi a 74 anni a causa del Covid.
Milanese di nascita (era nato nella metropoli il 23 febbraio 1947) si era presto trasferito a Monza. «È stato cresciuto da due genitori sordomuti – dice la nipote Tuja – e con la nostra famiglia è sempre stato presente nella associazione dei sordo muti di Monza. Ha avuto due figli, Marco e Davide, – prosegue – con una moglie meravigliosa, Eugenia. Anche lei ha avuto il Covid ma è ancora tra noi. Mio zio ha fatto tanto per tutti, dalla Forti e Liberi, al Frisi, alla politica».
Sportivo di razza, appassionato di basket, era approdato nella grande famiglia della Forti e Liberi, dove tutti lo ricordano con affetto. «Era un grande amico oltre che un grande uomo di sport» commenta ancora incredulo Achille Fecchio, istruttore dei mezzofondisti della società di viale Cesare Battisti.
«Senza Fustinoni il basket a Monza sarà diverso. Con lui sono cresciuti centinaia di ragazzi con in mano la palla a spicchi, ragazzi ora uomini che oggi piangono tutti la sua dipartita» afferma con rimpianto un suo ex allievo. Tanti i ragazzi che con lui hanno imparato a giocare e che ricordano con simpatia il suo vocione e con ammirazione i suoi insegnamenti. Fustinoni ha dedicato anche una parte di sé alla politica. È stato consigliere comunale nel quinquennio 1997-2002, prima con la “Lista con Moccia per Monza”, poi nel gruppo misto. Nel 2007 si è candidato alla poltrona di sindaco con la lista Orizzonti Concreti.