La lotta all’elusione fiscale è una questione di equità: il vicesindaco di Monza Egidio Longoni spiega in questi termini il provvedimento con cui la giunta ha fissato gli incentivi con i quali saranno premiati i dipendenti degli uffici finanziari impegnati in azioni a contrasto dell’evasione della tassa rifiuti e dell’Imu.
I premi, che verranno calcolati sulla somma che sarà recuperata ogni anno, scatteranno solo se gli importi incassati supereranno le cifre che storicamente piazza Trento e Trieste sottrae all’evasione dei tributi locali: «Per Monza – afferma Longoni – si tratta di una novità in quanto l’opportunità, introdotta alcuni anni fa dalla legge di bilancio, non è stata colta dalla passata amministrazione».
Monza premia i dipendenti anti-evasione: come funziona
Le somme da assegnare al personale saranno attinte da un fondo che ogni anno verrà alimentato con una frazione minima di quanto riscosso dal Comune in seguito agli accertamenti sui contribuenti: la percentuale si attesterà al 4% per i gettiti fino a 4.000.000 di euro e al 5% se gli introiti sfonderanno quel tetto. Il 5% del totale sarà destinato al potenziamento delle risorse strumentali a disposizione del servizio politiche fiscali e finanziarie dell’ente mentre il 95% sarà distribuito tra gli addetti sulla base dei criteri fissati dalla contrattazione collettiva. Al personale del settore tributario, compreso il dirigente, andrà il 95% di quanto spetterà ai dipendenti, il 3% sarà attribuito agli operatori e ai messi dell’ufficio che coordina le notifiche ai contribuenti e l’1% al personale della programmazione e gestione delle entrate e dei finanziamenti onerosi.
Monza e le tasse (senza evasione): le agevolazioni
La giunta guidata dal sindaco Paolo Pilotto ha, inoltre, definito sulla base del “trattamento minimo” fissato dall’Inps le agevolazioni sulla Tari riservate alle famiglie con redditi bassi: i monzesi con un modello Isee fino a 7.328,62 euro saranno esentati dal pagamento della tassa rifiuti purché non abbiano accumulato debiti con il Comune superiori a 12 euro. I nuclei con un Isee fino a 10.992,93 euro (l’Isee è la sigla dell’indicatore della situazione economica equivalente, uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nel territorio della Repubblica italiana) potranno chiedere il dimezzamento dei bollettini mentre chi ha un modello non superiore a 14.657,24 euro potrà domandare una riduzione del 20%.
L’amministrazione stanzierà per il sostegno al pagamento della tariffa 100.000 euro che potrebbero essere integrati nel caso si liberassero nuove risorse: le richieste dei cittadini saranno raccolte nelle prossime settimane dai servizi sociali che accenderanno semaforo verde solo in «assenza di qualsiasi forma di morosità o mancati pagamenti di entrate comunali» a esclusione della Tari, proprio la tassa sui rifiuti.