Da un lato ci sono le comunicazioni ufficiali. Quelle riportate nel portale dedicato alla salute e alla prevenzione del sito di Regione Lombardia e quelle che si possono trovare sul sito dell’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) della Brianza.
Ci sono i volantini del Servizio igiene di via De Amicis e gli avvisi appesi al primo piano del civico 17: “Per fissare, annullare o modificare appuntamenti per vaccinazioni pediatriche, adulti e viaggiatori internazionali contattare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16 il numero verde 840 000 117 da telefono fisso o lo 039 2369369 da cellulare”.
Dall’altro lato ci sono i racconti di chi ha provato a contattare i due numeri per fissare un appuntamento. C’è chi ci prova da mesi – soprattutto da quando l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera ha annunciato che “da martedì 10 gennaio tutte le Asst hanno messo a disposizione un numero di telefono per accedere alle vaccinazioni contro il meningococco per protezione individuale con la formula del copagamento” – e non ci è mai riuscito. Ci sono i genitori che cercano di prendere appuntamento per vaccinare i propri figli e adulti che devono seguire particolari profilassi.
Provare per credere. Si compone uno dei numeri e si trascorrono minuti e minuti in attesa. Una voce registrata per circa cinquanta secondi presenta il servizio, dopodiché invita a selezionare il tasto 1 per ulteriori informazioni o il tasto 2 per prenotazioni. Chi seleziona il 2 può alzare il volume del cellulare e mettersi comodo. «Non posso permettermi di trascorrere le mezz’ore al telefono – hanno raccontato la scorsa settimana in via De Amicis diversi utenti in attesa di poter parlare con il personale – Tutti noi abbiamo provato per settimane a chiamare il numero, sempre senza successo».
Uno sfogo è arrivato in redazione anche via mail da parte di una monzese: la donna ha scritto anche una lettera all’assessore Gallera. «Ho chiamato almeno una quindicina di volte il numero verde per effettuare la prenotazione – ha scritto – ma dopo circa un’attesa di venti minuti, mi è sempre stato detto che non siete ancora pronti. Anche oggi. Non capisco perché abbiate pubblicizzato un servizio che al momento non è ancora attivo. Avete creato false aspettative, promettendo una vaccinazione che ancora non c’è. Fatico a comprendere il senso».
La risposta dell’Ats arriva per bocca del direttore amministrativo, Paolo Cogliati, che conferma le difficoltà dopo la verifica e annuncia provvedimenti.
«Considerando il servizio di call center un importante canale di informazione e prenotazione, abbiamo rilevato i tempi di attesa medi dell’utenza che hanno fatto emergere la necessità di attuare interventi correttivi. Dall’esame delle prestazioni richieste si è evidenziato che il 90% delle stesse riguarda servizi che, in base alla recente riforma, sono transitati alle Asst di competenza da alcuni mesi. Pertanto stiamo, in stretta collaborazione con le Asst, riorganizzando il servizio e a breve verranno aggiunte, al personale oggi in servizio, due nuove risorse».
I casi di meningite hanno contato : «Le prenotazioni delle vaccinazione antimeningococcica hanno creato negli ultimi mesi un notevole incremento delle chiamate e gli operatori dell’Ats hanno con grande professionalità cercato di far fronte alla centinaia di telefonate. Ora è venuto il momento di intervenire».