Aggrediti e rapinati mentre trascorrevano la notte ai giardini pubblici del Nei a Monza. È la denuncia fatta da due persone senza casa, una donna di 71 anni e un uomo di 59 anni, alla pattuglia del Nost della polizia locale che li ha soccorsi venerdì mattina presto. Una disavventura con un lieto fine visto che le due persone alla fine hanno trovato anche un posto in una struttura protetta abbandonando le panchine.
Le vittime hanno fornito subito una descrizione del presunto aggressore e gli agenti sono andati in piazza Cambiaghi, identificando un uomo di 35 anni, di origine marocchina. È stato trovato in possesso di una modica quantità di sostanze stupefacenti e anche degli oggetti rubati nella notte: occhiali da sole, un caricatore e una power bank oltre a due pacchetti di sigarette rubati dai giacconi. Nell’aggressione l’uomo avrebbe anche rotto il cellulare della donna, strappandoglielo dalle mani e buttandolo sulla pista di pattinaggio del Nei mentre lei cercava di chiamare i soccorsi.
Condotto al Comando di via Marsala per le operazioni di fotosegnalamento, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per rapina e gli è stato notificato un invito a comparire all’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza per chiarire la sua posizione sul territorio dello Stato. Informata dei fatti la Procura della Repubblica.
Le vittime hanno sporto denuncia-querela agli uffici della Polizia Giudiziaria e la donna ha anche raccontato che la notte del 5 aprile, mentre dormiva sempre su una panchina dei giardini del Nei, lo stesso soggetto le aveva sottratto una carta PostPay. Per paura di ritorsioni però non aveva denunciato il furto ma si era limitata a bloccarla.
«Gli agenti del Nost – spiega l’assessore alla Sicurezza Federico Arena – si sono dimostrati attenti e sensibili nei confronti di due soggetti deboli. Grazie al tempestivo intervento i Servizi Sociali sono riusciti a collocare la donna e l’uomo in una struttura protetta, dopo avergli fatto fare un tampone molecolare. Tutti i reati contro le persone vanno perseguiti. Ma quelli commessi contro i soggetti più fragili sono ancora più odiosi. Su queste situazioni l’attenzione della Polizia Locale è ancora più alta perché nessuno nella nostra città deve sentirsi insicuro».