«Io non mollo!». Simona Perego, libraia della libreria “Tutti giù per terra” in via Mauri a Monza, sta mettendo alla prova la sua capacità di reinventarsi con un solo obiettivo: restare in libreria al servizio dei lettori e soprattutto dei bambini, visto che la sua libreria, aperta nel 2015, è vocata soprattutto a loro. E se i lettori restano a casa per colpa del covid è lei ad entrare nelle loro case, anche con letture a distanza per i piccoli.
Del resto, quello delle librerie è considerato dal dpcm un servizio al pari di quello fornito da chi vende generi di prima necessità, perché leggere lo è.
Simona Perego è sicuramente preoccupata della situazione, del calo delle presenze in libreria «perché è normale che una persona magari esiti a fare una autocertificazione per uscire di casa e venire a comperare libri – dice – però, per fortuna, posso andare io dai miei clienti, consegnare libri a domicilio e cercare di fare proposte nuove».
Di sicuro Simona, che gestisce da sola la libreria, non è, come tutti, serena. Preoccupazioni ne ha. «La libreria resta aperta, continuo a ordinare i libri per offrire sempre le novità, ma in realtà non so bene come evolverà la situazione».
Qualche giorno fa i clienti di Simona si erano allarmati per una mail che la libraia aveva inviato loro spiegando il momento complicato.
«Vista la situazione fatico a pagare l’affitto di un posto così grande e avevo ipotizzato di restringermi, cercando una sede più piccola, ma non è detta che lo faccia. Era un pensiero, un’ipotesi e dalle tante risposte avute dai clienti ho capito che siamo in tanti a credere nell’importanza delle librerie. Mi ha scritto gente che mi offriva supporto e aiuto a cercare una nuova sede. Per questo ringrazio tutti, ma per ora resto qui e continuo a lavorare. Io non mollo, anzi».
In quell’“anzi” Simona racchiude tutta la sua energia e la voglia di preservare il suo lavoro e di stare a fianco delle tante famiglie che vedono in lei una consulente importante, soprattutto ora che i bambini devono stare di più in casa.
«Sono sempre in libreria, pronta ad accogliere tutti, gestisco già le liste dei regali di Natale al telefono o via mail e insieme ai clienti una soluzione e una alternativa al lockdown la trovo. Per i bambini il libro continua ad essere una consolazione. Alcune mattine prima del lockdown sono state movimentate, perché tanti sono venuti a fare rifornimento in vista della chiusura in casa. Hanno chiesto libri da disegnare o leggere, io penso che il libro sia ancora un toccasana, soprattutto per i bambini delle elementari e medie, ma anche per i piccoli: un libro è sempre un compagno».
Questo mese è anche quello dell’iniziativa #ioleggoperché che rimpolpa le biblioteche scolastiche e “Tutti giù per terra” «è gemellata con le scuole, ma sarà un appuntamento particolare – aggiunge Simona – perché nelle elementari la biblioteca scolastica non può più funzionare, perché non si possono toccare i libri, e i genitori hanno il dubbio che il libro comperato poi non possa essere letto dai figli. In realtà mi sono organizzata e riesco a rifornire lo stesso le scuole».
Detto questo, la parola d’ordine anche in libreria è reinventarsi e galoppare. «Sono sempre in ritardo su tutto – conclude Simona sorridendo – la situazione è difficile, ma non cedo. Gestisco molto da remoto, i clienti possono acquistare i libri da me da casa e, in vista del Natale, ho programmato letture ogni domenica mattina con zoom e un laboratorio, il 27 novembre, sempre a distanza sulla costruzione del calendario dell’avvento con oggetti che si trovano in casa e la Tombola di Natale a distanza il 20 dicembre».