A Monza pugno di ferro contro i writers, chi distrugge panchine, arredi e giochi per i bambini nei giardinetti e i negozianti che vendono gli alcoolici oltre l’orario consentito: d’ora in poi rischiano di pagare una multa da 500 euro, il massimo previsto per chi viola il regolamento di polizia urbana approvato dal consiglio comunale alcune settimane fa. La giunta ha definito le sanzioni che oscillano tra i 50 e, appunto, i 500 euro per chi non rispetta i divieti.
«Siamo stati molto duri – spiega l’assessore alla Sicurezza Federico Arena – con chi danneggia i beni pubblici e chi non osserva le prescrizioni sulla vendita dell’alcool».
Gli importi massimi scatteranno anche per chi trasforma in luogo di culto o in centro di aggregazione gli immobili che hanno una destinazione differente. Dovranno mettere mano al portafogli i clienti delle prostitute che, se intralceranno il traffico durante la contrattazione delle prestazioni, rischieranno di sborsare 300 euro: il conto salato costituisce l’escamotage scovato dall’amministrazione per cercare di ridurre il fenomeno nelle zone residenziali. Se la caveranno, invece, con un verbale da 250 euro i giovani che condivideranno con gli amici minorenni birre, vino o superalcoolici.
Andrà un po’ meglio per chi berrà all’uscita dei locali, nei giardini e nelle strade che rischierà di pagare 200 euro mentre per chi fumerà nelle vicinanze delle aree gioco per i bambini la sanzione scenderà a 75 euro. Per chi, invece, verrà colto ad assumere stupefacenti in pubblico l’ammenda sarà di 300 euro. Per i gestori dei locali che disturbano i vicini è prevista una multa di 200 euro, il doppio di quella riservata a chi assorda i monzesi suonando strumenti di qualsiasi tipo.
Stendere la biancheria in posizioni visibili dalla strada può costare 50 euro: «È uno dei divieti più criticati – commenta Arena – eppure esiste da oltre 50 anni e nessuno è mai stato sanzionato».