Sono 39 i sindaci, ex sindaci e consiglieri comunali che si daranno battaglia il 17 marzo per un posto in consiglio provinciale: a disposizione dei candidati, che saranno eletti dagli amministratori dei 55 comuni brianzoli, ci sono 16 seggi. Come la passata tornata le formazioni in lizza sono tre: Brianza Rete Comune che aggrega partiti e civiche di centrosinistra, Insieme per la Brianza che raggruppa le realtà legate al centrodestra e il Carroccio che, al passo con i tempi che cambiano, si presenta come “Lega Monza e Brianza – Identità – Autonomia – Sovranismo”.
Proprio i padani hanno depositato l’elenco di nominativi più corto: solo otto aspiranti consiglieri, il minimo per poter essere ammessi alla competizione. Eppure la Lega spera di raddoppiare gli attuali due rappresentanti in via Grigna: oltre agli uscenti Andrea Villa e Fabio Meroni sono in corsa Davide Baragetti, Nadia Beretta, Laura Capra, Matteo Ratti, Marina Romanò e Alessia Scotti.
Brianza Rete Comune schiera il sindaco di Lissone Concettina Monguzzi, attuale vicepresidente della Provincia, e i primi cittadini di Besana Sergio Gianni Cazzaniga, di Desio Roberto Corti, di Mezzago Giorgio Monti, di Seregno Alberto Rossi oltre a Giovanna Amodio, Marco Cappelletti, Rosanna Arnaboldi, Vera Dell’Oro, Vincenzo Di Paolo, Giovanna Di Pietrantonio, Egidio Longoni, Laura Mauri, Fabrizio Pagani, Giuliana Radice e Simone Sgura.
Insieme per la Brianza punta sul sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo, capogruppo uscente, su quello di Cornate d’Adda Fabio Quadri, su Gabriel Usai, Andrea Asnaghi, Roberto Assi, Alessandra Bernini, Cristina Biella, Laura Della Bosca, Nunzio Di Bari, Greta Galimberti, Maria Daniela Mattioli, Nicolas Monguzzi, Sara Pozzi, Claudio Rebosio e Vito Santese.
Come in passato il Movimento 5 Stelle diserterà le elezioni provinciali mentre non è andato in porto il progetto di una aggregazione civica lanciato dal monzese Paolo Piffer.