L’oggetto della comunicazione può sembrare paradossale: “Inserimento della provincia Monza-Brianza nell’anagrafe scuole. La Dgcasis ha avviato le attività di adeguamento dell’anagrafe scuole con l’introduzione della nuova provincia Monza-Brianza prevedendone la sua gestione a partire dal prossimo anno scolastico”. Paradossale per quel “nuova” di fronte a un’istituzione che ha cambiato pelle ed è stata messa alle corde, ma tant’è: la notizia è buona, anzi ottima, e quindi almeno a scuola Monza e Brianza tornano ad essere davvero provincia.
A scriverlo è il Ministero dell’istruzione, con quella sigla misteriosa (Dgcasis ) che significa Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali. Di fatto Roma ha avviato le procedure che porteranno il territorio a essere scoroporato da Milano nella classificazione delle scuola, assumendo finalmente l’autonomia che le serve per gestire meglio strutture, servizi e personale.
“In concreto, i codici delle scuole della provincia di Monza-Brianza saranno modificati sostituendo i primi due caratteri “MI” con quelli della nuova provincia “MB”, in base ai criteri generali di individuazione delle istituzioni scolastiche – aggiunge il ministero – La trasformazione in esame verrà realizzata in coerenza con la tempistica dei procedimenti amministrativi per l’avvio dell’anno scolastico 2019/2020.Tra i passaggi fondamentali ci sono la “gestione del dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2019/2020 in modo distinto per le scuole della provincia di Milano e quelle della provincia di Monza Brianza”, così come “l’adeguamento della titolarità, a far data 01/09/2019, del personale docente e ATA sulle scuole a cui è stato assegnato un nuovo codice meccanografico” e quindi la “gestione del polo provinciale e delle scuole Monza e Brianza nelle procedure di organico e della mobiltà di diritto”.
«Finalmente dopo anni di attesa, e di indifferenza da parte dei governi targati Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, grazie all’azione del governo del cambiamento si è risolto anche questo problema dell’adeguamento dei codici meccanografici e delle relative applicazioni per la nostra provincia – ha scritto Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda – Una vittoria per il nostro territorio e una semplificazione nella vita quotidiana dei nostri istituti scolastici, delle nostre famiglie e dei nostri studenti».
«Con i codici di autonomia un salto di qualità a beneficio di studenti e professori» ha commentato il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti: «Si tratta di una battaglia a cui ho partecipato da tempo e per la quale anche recentemente ho chiesto, con una lettera, un intervento dell’assessore regionale all’Istruzione. L’autonomia scolastica assicura un salto di qualità che andrà a beneficio di studenti e professori e garantirà un serio miglioramento della capacità organizzativa coerente con le aspettative del territorio».