Monza e Brianza, a maggio tanta pioggia quanta in tutto il 2022: il meteorologo spiega perché

L'analisi del meteorologo Flavio Galbiati, che spiega cosa sta succedendo. Intanto, un portale Ispra per capire il rischio esondazione.
Lambro meteo pioggia
Il Lambro in piena Fabrizio Radaelli

Con un maggio tanto bagnato come quello che ci siamo appena lasciati alle spalle anche a Monza e Brianza verrebbe da pensare che ormai quel che doveva piovere ha piovuto. Invece non è detto, perché nemmeno giugno è iniziato sotto la migliore delle stelle.

Monza e Brianza, a maggio tanta pioggia quanta in tutto il 2022: risponde il meteorologo Flavio Galbiati

A questo punto la domanda da farsi è: perché continua a piovere? Lo spiega il meteorologo brianzolo Flavio Galbiati, che mette in cima alla lista delle cause i cambiamenti climatici in corso. «Le onde planetarie», vale a dire le onde atmosferiche di grande scala che si muovono a ovest a est e che hanno un ruolo fondamentale nel modellare molti aspetti del clima, «ormai si muovono in maniera anomala, portando ad esempio un insolito bel tempo in Scandinavia e sul Baltico e un’altrettanto insolita area di bassa pressione nell’Europa centrale e meridionale, con gli effetti che abbiamo visto da vicino nelle ultime settimane. Ora: non solo le correnti circolano in maniera anomala, ma hanno anche meno forza per muoversi. Vuol dire che quando su un territorio arriva la bassa pressione, resta ferma più a lungo del solito». Con i quasi 500 millimetri di pioggia (i dati definitivi arriveranno a breve) caduti nel corso dei suoi trentuno giorni, il mese di maggio è stato da record: «Ha piovuto come nel corso dell’intero 2022», anno in cui si è sofferto per una prolungata siccità. Le precipitazioni sono state così abbondanti che i livelli del Lambro restano ancora oggi alti: lo scorso 15 maggio il fiume è esondato al parco e in via Boccaccio – due zone che, in caso di criticità, nonostante tutti gli interventi per la messa in sicurezza realizzati negli anni, finiscono ancora sott’acqua.

Monza e Brianza: la pioggia e il portale sul rischio esondazione

Il portale IdroGeo di Ispra
Il portale IdroGeo di Ispra

A questo proposito: per conoscere quanto la propria abitazione o il proprio luogo di lavoro siano a rischio alluvione, è possibile consultare IdroGeo: la piattaforma nazionale sul dissesto idrogeologico è stata realizzata da Ispra “con lo scopo di fornire dati sempre più vicini a cittadini e aziende”.

Se si accede alla sezione dedicata a “Pericolosità e rischio” e si digita “Monza”, sono diversi gli elementi che saltano all’occhio: intanto i dati, a partire da quello delle 10.686 persone a rischio alluvione perché residenti in aree a ridosso del fiume considerate a media pericolosità idraulica (P2), a cui si aggiungono 386 persone che vivono in aree considerate a pericolosità elevata (P3) e altre poco più di 21mila (21.486) che vivono in zone a bassa pericolosità (P1) e che rischiano solo in occasione di eventi estremi. Poi la simulazione, che colora di blu scuro le zone più esposte al rischio (le più ampie all’interno del parco) per poi passare a un azzurro intenso e infine a un turchese pastello per quelle via via meno a rischio che, mappa alla mano, arrivano a coprire un’ampia fascia di Monza est, fino a via Aguggiari e via Buonarroti (va da sé, a rischio solo in caso di eventi più che estremi).

«Le stagioni stanno cambiando e le tendenze statistiche climatiche – conclude Galbiati – parlano di un’estate che, con il suo bel tempo, si allunga fino anche a ottobre».