L’8 gennaio 1324 moriva Marco Polo. Ettore Radice, presidente dell’Associazione Mnemosyne, ha deciso di ricordarlo anche a Monza in un mix di gusto e cultura. Il grande viaggiatore veneziano non era proprio “slegato” dalla vita quotidiana della Monza trecentesca.
Monza: due cocktail per celebrare Marco Polo, la connection con la città
«La nostra città – spiega Radice – agli inizi del XIV secolo, era entrata a far parte del ducato di Milano, sotto i Visconti, che stava espandendo la sua vocazione commerciale, soprattutto con la Repubblica di San Marco. Da qui giungevano merci provenienti dall’Estremo oriente. Da Monza, invece, partivano per tutto il Nord Italia i panni di lana, che venivano asciugati sulle “chiodere”, telai di legno, che si trovavano nel pratum magnum».
Monza: due cocktail per celebrare Marco Polo, in via Bergamo fino a domenica
Per celebrare Marco Polo, Radice ha chiesto la collaborazione di un’amica cinese, titolare di un’attività in via Bergamo, Maria Hu. Insieme hanno progettato due diversi cocktail che saranno lanciati da martedì 9 a sabato 12 gennaio.
«Se piaceranno – anticipa Radice – continueranno a essere serviti anche in futuro». C’è un preparato analcolico denominato “Il Milione”, caratterizzato dai colori rosso e giallo che richiamano l’imperatore Kublai Khan. Tutto azzurro, invece, il cocktail “La via della seta” dedicato alla principessa Hao Dong, una delle figlie dell’imperatore, divenuta poi moglie di Marco Polo, che era solita indossare preziose vesti di seta (che lei definiva “la stoffa che brilla) azzurre.
Nel tardo pomeriggio di sabato Radice ha programmato di leggere nel locale di Maria Hu, tra un sorso e l’altro, alcuni dei brani più significativi del Milione. E non è escluso che racconti la suggestiva storia di Hao che fece innamorare Marco per la sua bellissima voce. Arrivata a Venezia, la principessa fu malvista dai cittadini e quando venne informata della cattura del marito da parte dei Genovesi, ritenendolo morto, si uccise per il dolore.