I carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Monza nei confronti di 19 pusher (12 italiani, 5 albanesi, 1 romeno e 1 moldava), di età compresa tra i 23 e i 49 anni, ritenuti responsabili a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Il blitz, che ha interessato le province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Genova, Nuoro, Pavia, Verbania e Vercelli, giunge a coronamento di una complessa attività che ha consentito di smantellare un sodalizio criminale attivo nell’hinterland milanese e nel capoluogo brianzolo, dedito allo spaccio di cocaina e marijuana. Durante le indagini, a marzo dello scorso anno, a Monza, era stato fermato dai carabinieri un camper proveniente dalla Spagna dove erano stati nascosti nel doppio fondo del piatto doccia 11 kg. di marijuana.
Nel corso delle indagini, erano state già arrestate altre 9 persone e sequestrati 16 kg. di marijuana, 1 kg. di cocaina e 10.000 euro provento dell’attività di spaccio.
L’indagine denominata “Woodstock”, coordinata dal sostituto procuratore Salvatore Bellomo, era partita a ottobre di due anni fa, quando i militari avevano scoperto gli affari clandestini di un ristoratore monzese, titolare di una pizzeria aperta nei pressi del palazzetto dello sport e dello stadio “Brianteo”. All’interno del locale, infatti, l’imprenditore brianzolo “serviva” anche dosi di cocaina ai clienti.