Lavori finiti al Teatrino della Villa reale di Monza, un progetto di restauro che è stato curato direttamente dalla Soprintendenza. Nei giorni scorsi il cantiere è stato smobilitato e il piccolo gioiello a fianco dell’ala nord della Reggia potrà tornare nelle mani del Consorzio Villa reale.
l più importante intervento precedente era stato realizzato quarant’anni fa grazie al Rotary Monza, che ha promosso e finanziato i lavori affidati allora a Pinin Brambilla Barcilon, recentemente scomparsa.
I lavori avevano permesso allora di recuperare filologicamente alcune parti che erano state trasformate nel tempo, per esempio i disegni della balconata superiore e “i soffitti veri sia del baldacchino che del vano sottostante”.
Un anno fa, a gennaio 2020, la notizia che il cantiere aperto al teatrino della Villa reale nel 2018 aveva restituito, prima ancora che uno spazio culturale indispensabile alla città, qualche squarcio di conoscenza in più sul passato di Monza.
I lavori del primo dei due appalti di recupero erano partiti nell’aprile 2018: sarebbero dovuti durare otto mesi, sono andati un po’ oltre dal momento che la soprintendenza ai Beni culturali era arrivata fino a luglio 2019 per firmare il contratto per la seconda fase di cantiere, quella che riguardava strettamente il recupero delle decorazioni dopo le sistemazioni strutturali.
I restauri hanno permesso di fare alcune scoperte, soprattutto per quanto riguarda il velario dell’Appiani cioè il fondale che è da tutti conosciuto come tale, una quinta, ma in reatà non una struttura fissa ma una veletta che veniva arrotolata e srotolata per ridurre la profondità del palco durante i concerti.
I restauri hanno anche rivelato le decorazioni volute da Eugenio di Beauharnais, che ha voluto il teatro alla Villa.