Monza: chi ha trovato il coniglietto della piccola Camilla?

I genitori della piccola monzese Camilla hanno rimediato con un sostituto, ma preferirebbero trovare l’originale: il coniglietto della bambina è stato perso vicino alla Cappella espiatoria.
La bambina che ha perso il coniglietto
La bambina che ha perso il coniglietto

Il cartello dice: “bambina disperata”. La piccola in questione è Camilla, 17 mesi, monzese. Qualche giorno fa è uscita con la mamma a fare una passeggiata e durante il tragitto da casa, vicino alla Cappella espiatoria, e il centro storico, si è accorta di aver perduto il suo coniglietto di peluche. Non un giocattolo qualunque ma il compagno di sempre, il primo amico morbido che la bimba ha stretto in mano fin dal primo giorno di vita. Il giochino tanto prezioso è un coniglietto con un piccolo pezzo di stoffa stretto tra le zampe, un dou dou.

«Camilla non pronuncia bene la parola “coniglio” e così per lei quello è semplicemente “cucun”. Quando ci siamo accorte che lo aveva perso siamo subito tornate indietro, sperando di ritrovarlo per terra ma non siamo state fortunata – racconta mamma Alessandra -. Lungo il tragitto a ritroso abbiamo incontrato una signora che ci ha detto di aver visto un signore in bicicletta raccogliere il coniglietto di Camilla. Abbiamo chiesto ai bar e ai negozi lungo il percorso, ma nessuno sapeva nulla».

Per consolare la piccola Camilla mamma e papà hanno ordinato on line un altro coniglietto. «Abbiamo dovuto prenotarlo su un sito inglese per trovarlo identico a quello originale. È arrivato dopo una settimana», continua Alessandra.

Alla bimba i suoi genitori avevano raccontato che il piccolo amico morbido era partito per un viaggio. Poi, una volta arrivato il nuovo coniglietto, mamma e papà hanno fatto in modo di far trovare tra i cespugli del giardino il nuovo coniglietto. «Fino a oggi i cartelli che avevamo messo intorno a casa per chiedere a chiunque informazioni sul coniglietto smarrito non sono serviti – conclude mamma Alessandra -. Chissà, magari il signore in bicicletta che l’ha raccolto leggerà questa storia e lo riconsegnerà». Sarebbe l’epilogo ideale per una storia di Pasqua a lieto fine.