Monza, chi ci lavora racconta il centro: «Qui giocano a simulare risse e stupri»

Dopo il caso sollevato in consiglio comunale, il Cittadino ha chiesto a chi lavora in centro a Monza com'è piazza Trento Trieste.
Piazza Trento e Trieste a Monza con la nuova illuminazione
Piazza Trento e Trieste a Monza

I commercianti che a Monza lavorano in piazza Trento e Trieste, ma anche in via Italia e piazza Centemero e Paleari, confermano la preoccupante situazione in cui versa la piazza da tempo. Un allarme sollevato anche dal consigliere Massimiliano Longo, e ripreso in occasione di una delle ultime sedute del consiglio comunale.

Monza, chi ci lavora racconta il centro: gruppi di 40-60 ragazzi, tutti minorenni

Stando a quanto raccontano i commercianti ogni giorno in piazza arriva un gruppo di quaranta ragazzi, anche sessanta nei giorni più affollati. Si tratta di minorenni, tra i 14 e i 16 anni.
«Ogni tanto si vede anche qualche adulto, dei quarantenni che stanno con loro per un po’ e poi se ne vanno», racconta uno dei commercianti affacciati sulla piazza del municipio. Qui rimangono dal pomeriggio fino a tarda sera, quando lasciano la piazza spesso ubriachi.
«Non hanno comportamenti violenti verso i passanti, ma certamente preoccupanti – racconta un altro negoziante – Capita molto spesso che simulino risse tra di loro. Qualche giorno fa ho visto uno di questi ragazzi a terra, proprio davanti al monumento ai caduti e i suoi amici intorno che lo colpivano con la cintura dei pantaloni e gli davano calci. Lui non ha protestato, erano d’accordo, tanto che poi quel ragazzo l’ho rivisto in gelateria poco dopo».

Monza, chi ci lavora racconta il centro: ragazze “più aggressive e prepotenti degli amici”

È lo stesso titolare che racconta un altro dettaglio particolarmente inquietante dei pomeriggi sbandati di questi giovanissimi.
«Sono ragazzi italiani e nordafricani, moltissime sono ragazze che risultano essere anche più aggressive e prepotenti dei loro amici. Più volte ho visto i ragazzi simulare aggressioni sessuali, violenze sulle loro amiche. Li ho visti gettati a terra, mentre danno schiaffi per finta alle ragazze e afferrano i capelli mentre mimano un atto sessuale».

Monza, chi ci lavora racconta il centro: “Gesti di cui non capiscono la gravità, ma non tali da richiedere le forze dell’ordine”

Scene non certo piacevoli per chi decide di gustarsi un aperitivo o un gelato ai tavolini della piazza.
«Il fatturato per tutti è inevitabilmente calato. Chi osa fermarsi se vede scene di questo tipo? Il problema – sostengono i commercianti – è che questi ragazzi non hanno idea della gravità dei loro gesti, ma non fanno nemmeno qualcosa di così eclatante e grave da giustificare un intervento deciso delle forze dell’ordine».

Monza, chi ci lavora racconta il centro: l’ultimo vero fatto violento risale a più di un anno fa

L’ultima vera rissa in piazza Trento risale a più di un anno fa. Ma da allora sono state diverse decine le chiamate a vigili, carabinieri e polizia partite dai negozianti intorno, per segnalare gli strani movimenti e i comportamenti indecenti dei giovanissimi.
«La piazza diventa casa loro, mettono la musica a tutto volume e se qualcuno prova ad avvicinarsi per chiedere di abbassare viene preso a male parole». È capitato anche che si organizzassero incontri di boxe (così li ha definiti uno dei baristi della piazza) proprio sotto i portici, davanti all’ingresso della filiale del Monte dei Paschi di Siena.
Quando cala la sera aumenta il consumo di alcool, soprattutto birra ma anche superalcolici, secondo quanto raccontano i testimoni, e anche di droghe. Comportamenti che più di una volta hanno costretto i titolari dei negozi della piazza ad abbassare in anticipo la saracinesca per evitare guai.

«Questo inevitabilmente influisce sui nostri profitti già duramente colpiti dal Covid prima, poi dal buio che ha avvolto la piazza fino a poche settimane fa rendendola inagibile e ora queste bande che agiscono indisturbate».