Piazza Trento e Trieste arcobaleno per la terza edizione del Brianza Pride. Si è svolta a partire dalle 17 di sabato 3 luglio la manifestazione promossa da Rete Brianza Pride e Boa, l’associazione Brianza Oltre l’Arcobaleno, «per rivendicare il diritto di essere noi stess*», hanno spiegato gli organizzatori, che hanno voluto «cogliere l’occasione di dover fare un pride statico (in rispetto alla disposizioni sanitarie) per riempirlo di parole, testimonianze, appelli e rivendicazioni».
Oltre due ore di musica e di interventi che hanno cercato di «ribaltare la normalità brianzola in cui viviamo perché ci sta stretta, perché la Brianza cerca di nasconderci sotto il tappeto – hanno spiegato Nello Barbato e Luca Gusmaroli dando il via alla manifestazione – Vogliamo un pride festoso e combattivo per chiedere l’approvazione immediata del ddl Zan senza alcuna modifica. Desideriamo delle amministrazioni finalmente inclusive, vogliamo tornare a parlare di sessualità nelle scuole, desideriamo si fermino le aggressioni, vogliamo sentirci al sicuro ovunque».
E ancora: «Siamo qui per chiedere il rispetto delle nostre vite. Siamo una comunità eterogenea ma siamo una comunità: una grande famiglia. Il nostro messaggio vuole arrivare a tutti, soprattutto a chi sente soffocato dal peso dell’omotransbifobia. Siamo scesi in piazza perché nessuno pensi di essere solo: tendiamo una mano a chi ha bisogno di aiuto e di ascolto».
Al “presidio queer transfemminista”, condotto da Annagaia Marchioro, attrice comica e attivista, hanno partecipato associazioni, gruppi, sigle sindacali: in ordine sparso, tra gli altri, Cgil, Amnesty MB, l’Unione degli studenti di Monza e di Vimercate, la sezione monzese di Anpi, Non una di meno, Fridays For Future.
Una manifestazione autofinanziata, che per l’occasione e per sottolineare l’impellenza dell’approvazione del ddl Zan, è stata ribattezzata “Pride BrianZa(n) 2021” e che ha portato in piazza tanti giovanissimi: circa seicento, settecento persone, secondo la stima degli organizzatori. Massimo trecento, invece, per le forze dell’ordine presenti.