A qualche decina di monzesi sono arrivate un paio di settimane fa: sono ingiunzioni di pagamento inviate dalla società che cura il servizio di riscossione per conto del Comune.
Gli importi sono piuttosto esigui: oscillano da poco più di 10 euro a meno di 50 e, spiega la lettera di accompagnamento, riguardano i conguagli sulla Tarsu del 2012. In alcuni condomini il bollettino è arrivato a più di un inquilino: «Ho sempre pagato – spiega un lettore del Cittadino che si è ritrovato la lettera in mano – non capisco il motivo di questo sollecito, non preceduto da altre comunicazioni».
La lettera, se non è già arrivata, potrebbe arrivare ad alcune centinaia di monzesi per una richiesta complessiva che non dovrebbe superare i 100.000 euro: il 2012, spiegano dal municipio, è stato un anno particolare in quanto sono entrate in vigore le nuove modalità di calcolo della tassa sui rifiuti che hanno creato parecchie difficoltà alla gran parte dei comuni italiani.
A Monza, nei primi mesi di quell’anno, sono stati inviati i bollettini con pre stampato l’importo conteggiato secondo la vecchia normativa e nei mesi successivi, in seguito all’approvazione delle nuove tariffe in consiglio comunale, sono stati spediti i conguagli.
Molti cittadini, forse perché convinti di aver già regolato i conti, hanno cestinato le buste o, più probabilmente, si sono dimenticati di pagare le aggiunte. Ecco quindi, che a cinque anni di distanza, il Comune chiede di saldare i debiti con interessi e spese di spedizione che in alcuni casi quasi superano la cifra dovuta. L’ingiunzione, precisano in municipio, negli anni scorsi è stata preceduta da inviti a “ravvedersi” e a saldare in “via bonaria” ogni pendenza. Il lettore, però, assicura di non aver ricevuto nulla.
Nei prossimi mesi potrebbero partire istanze simili relative al 2013 anche se il loro numero dovrebbe essere notevolmente inferiore rispetto a quello di questa tornata. Altri avvertimenti dovrebbero arrivare entro la fine di dicembre a chi non ha pagato o lo ha fatto solo parzialmente l’Imu e la Tasi: nelle casse del Comune mancano all’appello 743.252 euro sul fronte dell’imposta sugli immobili e 4.276 su quello della Tasi. Tra il 2014 e il 2015 sono 10 i versamenti non corretti per questo tipo di balzello ancora pendenti.