Monza: aspettando il restauro crolla un altro pezzo dell’ex scuola Borsa

Giù un pezzo di cornicione dell’ex scuola Borsa di Monza, vicino all’ingresso del liceo Valentini: area messa in sicurezza. Ecco a che punto è il progetto di restauro dell’edificio alla Villa reale.
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Fabrizio Radaelli

«È un miracolo che non sia successo prima. La scorsa settimana è crollata una parte del cornicione dell’edificio Borsa che già è inagibile dal 2011 per questo è stato chiuso l’accesso al liceo Valentini dal lato di via Boccaccio».

Simone Villa, assessore ai lavori pubblici commenta così il nuovo crollo di una struttura sempre più fatiscente in attesa di essere completamente riqualificata. Proprio per garantire la sicurezza di quanti, anche in questi giorni si recano a scuola, è stato chiuso l’accesso principale e usato quello secondario che si affaccia sull’avancorte della Villa reale.

La struttura sulla quale è previsto un progetto di riqualificazione deve a questo punto essere messa in sicurezza anche per non complicare ulteriormente la vita al Valentini il prossimo settembre, già messo alla prova dalle misure di sicurezza, dal distanziamento, dalla carenza ormai atavica di spazi. «Abbiamo chiuso l’accesso e l’amministrazione comunale è venuta a vedere la situazione- spiega Guido Soroldoni, dirigente dello storico istituto cittadino- per poi valutare che tipo d’intervento fare. Occorre mettere in sicurezza l’area per consentire agli studenti, a settembre, di poter accedere da quel lato alla scuola».

Il passaggio è stato messo in sicurezza immediatamente. «L’ingresso ora è stato riaperto – prosegue Simone Villa- e la sistemazione dell’area crollata rientra nell’ambito dei lavori di riqualificazione già previsti. L’intero edificio rientra in un vincolo monumentale e anche quest’intervento deve essere condotto secondo le direttive della Sovrintendenza, che si è già attivata e ha fornito precise istruzioni per garantire sia la sicurezza delle persone sia la tutela del monumento stesso».

Nel progetto che è stato presentato e di cui si aspetta la consegna della progettazione definitiva è previsto non solo un intervento di restauro ma anche di consolidamento statico dell’edificio.

«In tutta l’area che circonda il parco e anche nella zona dell’ex Borsa ci sono nel sottosuolo delle aree cave naturali che creano smottamenti e dei cedimenti- prosegue l’assessore- Questo è un elemento che va affrontato, dal punto di vista geologico, correlato al consolidamento statico. Una volta che il progetto definitivo verrà validato ci saranno le gare per esecuzione dei lavori sino all’avvio del cantiere. Mi rendo conto che c’è la sensazione e percezione, da parte di chi vive gli spazi e chi passa da via Boccaccio di essere di fronte a una sorta di Sagrada Familia brianzola (la Sagrada Familia è la chiesa di Barcellona progettata da Antoni Gaudì ancora non conclusa dall’inizio dei lavori nel 1882, ndr)».

Un pezzo di cornicione era già crollato nel 1998, poi è stata una lunga agonia. Per anni in suo recupero è stato messo in lista dalla Regione e mani finanziato, finché la giunta Scanagatti e la Provincia hanno deciso di investire lì una parte dei fondi stanziati dal Patto per la Lombardia firmato da Renzi e Maroni. «In realtà la complessità del recupero di uno spazio di origini storiche rende più complessa la fase di progettazione che non l’esecuzione dei lavori – conclude Villa – . Penso che il tempo impiegato nel definire gli aspetti progettuali ci dia la speranza che non ci siano sorprese nei lavori».