Monza, Amici musei e comitati «Abbattiamo le sopraelevate»

Le sopraelevate, pezzo storico dell’Autodromo di Monza, potrebbero a breve non esistere più. Dopo l’attacco del Comitato per il Parco, anche l’Associazione amici dei musei di Monza e Brianza si allinea sulla posizione degli ambientalisti.
Un’immagine storica delle sopraelevate
Un’immagine storica delle sopraelevate

Le sopraelevate, pezzo storico dell’Autodromo di Monza, potrebbero a breve non esistere più. Dopo l’attacco del Comitato per il Parco, anche l’Associazione amici dei musei di Monza e Brianza si allinea sulla posizione degli ambientalisti.

“Pur riconoscendo il valore dell’Autodromo, crediamo che le Sopraelevate siano ormai solo strutture inutilizzate, potenzialmente pericolose, non paragonabili per importanza a un patrimonio monumentale tutelato come il sistema Parco-Villa. Auspichiamo la loro demolizione in funzione del recupero di un’ampia area verde”, è la linea del gruppo culturale, riportata da Il Giorno.

L’idea è lasciare intatta solo una sezione come ricordo, ma nulla di più, e la proposta sarebbe di cancellare l’articolo della convenzione per la gestione dell’impianto che impone a carico della Sias (la società che guida il circuito) il completo restauro delle Sopraelevate.

Entro cinque anni dalla firma della convenzione, ovvero entro il 3 luglio di quest’anno, i lavori devono essere terminati. Gli accordi sono quelli e la Sias ha intenzione di rispettarli. In questi giorni in Autodromo stanno esaminando le offerte per poi aggiudicare lavori per cui sono già previsti a bilancio poco più di 700mila euro. A cui si dovrà aggiungere una somma fra i 50 e i 100mila euro come premio di accelerazione proprio per riuscire a restare nei tempi dettati dal contratto. Anche perché in caso di mancato rispetto della scadenza, la convenzione prevede una multa di mille euro per ogni giorno di ritardo.

E intanto il cantiere è pronto per ripartire, dopo la sostituzione già avvenuta del guard-rail. E c’è chi difende a spada tratta le Sopraelevate: “Questa gente qui, che fa dell’estremismo ambientalista solo una bandiera da sventolare, assumendo posizioni inconciliabili con lo sviluppo e il futuro di una città e di un territorio intero, spesso vengono ascoltate”, sono le parole dell’assessore provinciale allo Sport Andrea Monti.