In attesa dell’apertura dei cantieri per la costruzione del polo scolastico l’ex Macello di Monza ospiterà un luna park: le giostre saranno montate all’inizio di marzo nell’area un tempo destinata agli skaters e non potranno stazionare più di 21 giorni.
In quelle tre settimane i bambini dovranno approfittare dei pomeriggi liberi, oltre che dei weekend, per effettuare qualche giro su cavallini e macchinine: le attrazioni, come stabilito dal Comune, potranno funzionare nei giorni feriali dalle 15.30 alle 19.30 mentre nei festivi e pre festivi potranno iniziare l’attività alle 10.30. I gestori, che pagheranno un canone di 80 euro al giorno, non potranno utilizzare gli altoparlanti per attirare il pubblico sparando musica ad alto volume.
L’approdo del luna park tra le vie Mentana e Procaccini, spiega la delibera approvata la scorsa settimana dalla giunta, è legato alla vendita all’asta della ex Fiera su cui dal 2014 hanno periodicamente sostato «spettacoli viaggianti e parchi di divertimento temporanei», non più disponibile da quando è passata di mano nell’autunno 2020: come previsto dalla norma il Comune ha, quindi, dovuto cercare un’alternativa per l’allestimento di attrazioni che, il più delle volte, si fermano solo qualche giorno.
La ricognizione avviata dai tecnici di piazza Trento e Trieste alla ricerca di spazi pubblici facilmente raggiungibili, di dimensioni adeguate e vicini a cabine o linee elettriche non ha dato frutti: l’amministrazione, che lo scorso novembre ha ricevuto la richiesta di un operatore ha, a quel punto, rispolverato un atto del 2015 che destinava 1.600 metri quadri dell’ex Macello a «manifestazioni, eventi e feste a carattere temporaneo con l’esclusione degli spettacoli viaggianti e dei circhi».
Per poter aprire i cancelli alle giostre ha, però, dovuto eliminare il divieto per gli spettacoli mantenendo quello per i circhi: il luna park, precisa, non interferirà con l’iter del progetto per la realizzazione della elementare Citterio e della media Bellani, tuttora fermo in attesa degli esiti delle valutazioni sull’impatto ambientale condotte dall’Arpa.
Nella decisione ha pesato la considerazione della grave crisi che il settore patisce da due anni a causa delle limitazioni imposte dalla lotta alla pandemia di covid-19 che per mesi hanno bloccato l’organizzazione di manifestazioni ed eventi, compresi quelli all’aperto. L’autorizzazione sarà valida fino al 31 marzo, giorno in cui dovrebbe cadere lo stato di emergenza sanitaria decretato dal Governo.