Il sindaco di Monza, Dario Allevi, stringe sul suo “pacchetto sicurezza”. E lo fa da una parte dando il benvenuto al nuovo questore di Monza, il primo, Michele Davide Sinigaglia. Dall’altro chiedendo che tutti gli autisti di autobus pubblici dovranno presentare il proprio certificato penale, che dovrà essere immacolato.
Il saluto al nuovo questore
«Un nuovo e atteso tassello nella costruzione di un “sistema sicurezza” completo e efficiente in città». Così Dario Allevi ha commentato la nomina del nuovo questore Michele Davide Sinigaglia. «Dopo il nuovo prefetto, Patrizia Palmisani – prosegue il sindaco – diamo il benvenuto a Monza al nuovo questore, anzi al primo questore della città. Michele Davide Sinigaglia ha davanti a sé un compito impegnativo, ma sono sicuro che per esperienza e competenza è l’uomo giusto al posto giusto. E noi saremo sempre al suo fianco: lavoreremo insieme sui temi della sicurezza urbana e della legalità». Con l’apertura, a metà aprile, della nuova Questura nell’area del Polo istituzionale di via Grigna, «chiuderemo il cerchio: il “pacchetto sicurezza” atteso da decenni sarà completo. Nell’interesse dei cittadini», conclude Dario Allevi.
Controlli sui bus di linea
«Gli autisti degli autobus dovranno presentare il loro casellario giudiziale. Non possiamo mettere la vita dei nostri bambini e non solo nelle mani di chi ha precedenti». Allevi parte dal dramma dell’autobus sequestrato lungo la strada provinciale Paullese con a bordo 51 studenti delle medie per chiedere un giro di vite. «Alla prossima assemblea dei soci dell’Agenzia di bacino – spiega il sindaco – porterò la nostra richiesta: le società che svolgono un servizio di trasporto pubblico devono produrre per tutti i dipendenti, non solo per i neoassunti, il certificato del casellario giudiziale (per le condanne definitive) e i carichi pendenti (per i provvedimenti in corso). La tragedia sfiorata sulla Paullese è un campanello d’allarme che sarebbe folle ignorare».
L’obbligo di presentare il certificato penale riguarda solo i nuovi assunti, come prevede un Decreto legislativo del 2014. L’autorità giudiziaria non è tenuta a comunicare la condanna di un dipendente, ma le società che svolgono un servizio pubblico possono fare verifiche nel corso degli anni. Il sindaco Dario Allevi, pertanto, chiederà all’Agenzia di bacino di fare un «censimento» su tutti gli autisti delle società del Tpl. «Dobbiamo muoverci in fretta – conclude Allevio – perché, come abbiamo purtroppo visto, un autobus nelle mani della persona sbagliata può diventare una “bomba”».