La Fondazione del collegio della Guastalla ha presentato il progetto di digitalizzazione dell’archivio storico. Una miniera di informazioni e notizie legate alla storia della contessa Ludovica Torello, nobildonna di Guastalla e fondatrice dell’omonimo collegio, che già nel 1500 si occupava delle ragazze in difficoltà per dare loro un futuro.
Monza: alla Guastalla digitalizzati 500 anni di storia in oltre 60mila pezzi
La Fondazione collegio della Guastalla ha presentato, sabato 30 settembre, nella sede dell’omonimo collegio a Monza, il lavoro di digitalizzazione del suo archivio storico, composto da oltre 60mila “pezzi” come lo hanno descritto gli esperti un patrimonio lungo “circa 60 metri” composto da registri, faldoni, libri, pagelle, documenti, sigilli in cera-lacca e molto altro per dare un’idea delle dimensioni.
Monza: alla Guastalla digitalizzati 500 anni di storia, i curatori
Il progetto è curato da Angelo Bianchi, docente dell’università Cattolica del Sacro Cuore e realizzato dalla fondazione Lemine di Bergamo, con Piero Rizzi Bianchi, archivista storico fondazione Lemine. Digitalizzare un archivio è un lavoro imponente, ma lo rende però fruibile per tutta la comunità.
Un lavoro che ha portato alla luce documenti di rilevanza storica nel periodo che va dal 1530 – anno in cui la Contessa ha iniziato la sua attività nella città di Milano – sino alla fine del ‘900.
«Siamo orgogliosi di questa collaborazione con l’università Cattolica del Sacro Cuore, mi preme sottolineare che la Fondazione ha una doppia missione – spiega Antonio Viscomi, presidente della Fondazione – quella di dare un supporto concreto alle situazioni di emergenza del territorio, collaborando con enti e istituzioni senza fini di lucro e preservare il suo patrimonio storico-artistico e le sue proprietà. In questa ottica si pongono sia il progetto di digitalizzazione dell’archivio storico che la possibilità di aprire gli spazi per eventi in una cornice storica unica».
Monza: alla Guastalla digitalizzati 500 anni di storia, le autorità presenti
Tante le autorità intervenute, oltre ai protagonisti e autori materiali del progetto, il rettore del collegio Francesco Valenti, il sindaco di Monza Paolo Pilotto, Pierluigi Molla, revisore di fondazione collegio Guastalla, Liana Castaldo, sindaco di Binasco, Giacomo Cosentino, vice presidente del consiglio regionale di regione Lombardia, Stefano Cetti, amministratore delegato di A5, Lucia Lo Palo, presidente di Arpa regione Lombardia, gli assessori regionali Gianluca Comazzi, assessore al territorio e sistemi verdi, e Romano La Russa, assessore alla sicurezza e protezione civile.
Tutti hanno espresso grande entusiasmo e ammirazione per il grande lavoro che permette di avere un nuovo punto di vista sulla storia della città di Milano oltre che sulla figura della Contessa.
Monza: alla Guastalla digitalizzati 500 anni di storia, dal collego delle vergini spagnoli ai funerali di Manzoni
«L’archivio che abbiamo trovato è una raccolta straordinaria – continua il professor Bianchi – che racconta la storia della Milano del ‘600. Da un lato l’esperienza di vita della Contessa dall’altro i cambiamenti della città in pieno dominio spagnolo. Una vera ricchezza».
Dai documenti legati al collegio delle vergini spagnole che era presente a Milano e in molte altre città in cui la dominazione spagnola era presente, sino ai documenti del funerale di Alessandro Manzoni.