Monza: accordo con la Sangalli sull’appalto rifiuti, azienda e Comune riaprono le trattative

Un anno fa l’accordo per il rientro del privato nei confronti del Comune dopo Clean city: si tratta di oltre un milione di euro. Ma il nuovo management e l’amministrazione comunale l’hanno interpretato diversamente. Ecco perché, e perché riaprono le trattative.
Un mezzo della ditta Sangalli
Un mezzo della ditta Sangalli Fabrizio Radaelli

Si è aperto un nuovo tavolo di confronto tra Comune di Monza e ditta Sangalli. L’accordo raggiunto non più tardi di un anno fa, sulle inadempienze contrattuali della ditta riscontrate dal Comune, viene contestato dalla ditta e il Comune riapre la vicenda. Il precedente accordo prevedeva la richiesta da parte dell’amministrazione di 1 milione di euro per somme versate in eccesso alla Sangalli rispetto all’indicizzazione dei canoni e 192 mila euro per extrachilometraggio contabilizzato per raggiungere l’impianto di smaltimento di Mondello. La ditta Sangalli contesta queste cifre e ora rivendica il pagamento da parte del Comune di alcuni servizi straordinari svolti dalla ditta al di fuori del contratto con l’amministrazione come l’emergenza alluvione dell’agosto 2011, il trasporto-smaltimento rifiuti tra viale Stucchi, Ercolano e Adda e lo spostamento dell’archivio cartaceo del Tribunale.

I nuovi elementi presentati dalla Sangalli ha ottenuto il risultato di sospendere la determina dirigenziale con la quale si ratificavano le somme precedentemente dovute dalla ditta al Comune e sulle quali si era trovato un accordo.

«Abbiamo aperto il tavolo dalla fine di dicembre scorso, un percorso di confronto per analizzare le singole questioni e vedere se si arriva ad un accordo – commenta Mario Spoto, segretario generale del Comune di Monza – l’obbiettivo è quello di ottenere tutti gli elementi informativi per arrivare ad un accordo. Crediamo di concludere questa operazione entro il mese di febbraio, se poi non si arriverà ad un accordo, le parti valuteranno le eventuali azioni di legali per il riconoscimento delle proprie ragioni».

La questione è stata sollevata anche in consiglio comunale durante l’ultima seduta. Nicola Fuggetta, capogruppo del Movimento 5 Stelle ha dichiarato: «Ci è stato detto che la risoluzione del contratto, come noi proponevamo, era di difficile attuazione, ma questa non è da meno: evidentemente la transazione sottoscritta un anno fa, per cercare di chiudere il contenzioso, non ha prodotto i suoi effetti così si è costretti a riaprire la vicenda in contraddizione al precedente accordo». Il sindaco, Roberto Scanagatti, ha risposto in aula: «L’accordo transattivo che l’amministrazione ha fatto era particolarmente oneroso per la società così che ha ritenuto di impugnare la decisione e cosi si è avviato un ulteriore confronto, cosi come era previsto dall’accordo, cosi abbiamo da entrare nello specifico delle contestazioni dell’azienda rispetto alle interpretazioni del Comune. Non c’è nessuna contraddizione in quanto è stato fatto». Il presidente della Sangalli, Cesare Spreafico commenta: «Il contenuto della delibera della Giunta Comunale si inscrive in un percorso condiviso tra l’Impresa e il Comune di Monza. Lavoriamo costantemente di comune accordo nell’ottica di migliorare ulteriormente i rapporti e poter rendere un servizio sempre più efficiente alla cittadinanza».