Mitragliatrice, 44 Magnum e droga a chili: la Squadra Mobile arresta due fratelli a Lissone

Classe 1986 e 1997 avrebbero gestito una base di spaccio usando anche metodi estorsivi ai danni dei clienti che non pagavano

Avrebbero smerciato droga e detenuto armi due fratelli arrestati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Monza nell’ambito di una operazione denominata “Fast and Weapons”, coordinata dalla Procura di Monza. Classe 1986 e 1997 i due, A.T. e J.T. sono stati accusati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione di armi clandestine, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e incendio doloso. Durante l’intera attività di indagine sono stati sequestrati un totale di 7 armi da fuoco, 310 grammi di cocaina, 2.691,69 grammi di hashish e 371 grammi di marijuana, oltre a circa 9.000 euro in contanti, verosimile frutto dell’attività di spaccio.

Lissone, l’articolata indagine della Polizia di Monza

Un’indagine articolata quella degli uomini guidati dal vice questore Francesco Garcea avviata con l’arresto, nel 2020, di un 25enne, a sua volta residente a Lissone, trovato in possesso di una pistola semiautomatica Beretta calibro 22 con caricatore e munizionamento, risultata rubata, e di una pistola mitragliatrice di fabbricazione serba di marca Zastava, da considerarsi arma da guerra.

Gli investigatori scoprirono che le armi erano state appena sottratte da un box dove sarebbero state detenute da uno dei fratelli, A.T., che tra l’altro sarebbe stato attivo nello spaccio di stupefacenti con l’aiuto di un complice. Una attività che sarebbe stata condotta tutt’altro che sottotraccia: sarebbero infatti accaduti episodi estorsivi per recuperare debiti dai clienti, con addirittura una abitazione incendiata, e fughe rocambolesche dalle forze dell’ordine.

Sequestri della Polizia risalenti al 2021

Lissone, sequestrata anche una pistola 44 Magnum

A subirne le spese sarebbe stato anche il presunto complice di A.T., costretto a vivere in auto, dalla quale avrebbe smerciato gli stupefacenti, oggetto di violenze e minacce. Un clima di terrore che sarebbe stato raccontato anche da alcuni dei clienti, timorosi di ritorsioni. Quanto a J.T., sarebbe stato a sua volta attivo nello spaccio di cocaina e hashish anche in concorso con dei complici. Uno dei quali fu arrestato nel 2021 pizzicato con oltre un chilo e mezzo di droga tra cocaina, hashish e marijuana, un fucile a pompa privo di matricola con munizionamento, cartucce di vario tipo e due pistole, tra le quali una 44 Magnum e numerose cartucce, tutte armi provento di furto. Armi che, dalle indagini, sarebbero appartenute ai due fratelli. Il primo, A.T., trovato con quasi 1,8 chili di droga, oltre seimila euro in contanti e ancora due pistole oltre che abiti e orologi di pregio considerati frutto della attività estorsiva, fu tratto in arresto a giugno del 2021.

Sequestri della Polizia risalenti al 2021

Lunedì 22 maggio, nel corso dell’esecuzione della misura restrittiva a carico del secondo, J.T., sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 58 dosi già confezionate di cocaina, di un bilancino di precisone, materiale per il confezionamento e denaro contante “da ritenersi provento dell’attività delittuosa“, e per questo è stato anche tratto in arresto in flagranza di reato.