«Non è certo Milano a decidere dove e come fare la metropolitana. E nemmeno è previsto che paghi il prolungamento fino a Vimercate». Per tanto il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla non è molto preoccupato del nuovo Pums del Comune di Milano, il Piano della mobilità urbana sostenibile che nelle previsioni fatte fino al 2024 non solo non prevede il prolungamento della linea 2 del metrò da Cologno a Vimercate ma pure lo boccerebbe nell’analisi tra costi e benefici se si realizzasse un tracciato che vada più lontano di Brugherio. Risultati prodotti da ingegneri e tecnici interpellati da Milano che sono stati una doccia fredda nei 5 Comuni della Brianza Est dove da anni sono attesi i 9,7 chilometri in più della Mm2 e quindi le stazioni per Brugherio, Agrate, Carugate, Concorezzo, e Vimercate. E su cui però Brambilla non drammatizza: «Sul fatto che allontanandosi da Milano c’è un numero decrescente di utenza si sapeva, e non serviva certo il piano del Comune di Milano per scoprirlo. Non è però questa la questione – prosegue il sindaco -, quanto invece ribadire che il vimercatese è un territorio produttivo e catalizzatore di numerosi interessi, molti dei quali gravitano su Milano. Per tanto, e dopo anni che paghiamo per andare a Milano in auto, rivendichiamo la possibilità di avere servizi pubblici adeguati alle esigenze di questo territorio. E finché ne abbiamo l’energia diciamo che della metropolitana c’è bisogno”.
Poi per Brambilla Palazzo Mariano “ha fatto il suo piano senza prevedere la metropolitana su un territorio di altri Comuni, ma non per questo si ferma tutto”.
Giovedì i 5 sindaci interessati dal prolungamento si incontreranno per decidere quali iniziative intraprendere e, rispetto al Pums, “proporrò di presentare un’osservazione al Comune di Milano con le nostre posizioni – aggiunge Brambilla -. Altre iniziative contro Milano non servono perché sicuramente la metropolitana non arriva a Vimercate facendo una battaglia di carte bollate”. La stima del metrò fino a Vimercate con le 5 fermate è infatti non inferiore al mezzo miliardo di euro, soldi che sarebbero al 60% a carico dello Stato, e al 40% ripartito agli enti locali, con circa 8 milioni richiesti a Vimercate. “Bisogna lavorare sul confronto politico con i soggetti che possono finanziare i lavori – conclude il sindaco – e non fare battaglie contro il piano di Milano”.