È guerra di conti tra Comune e Comitati sul prolungamento della metropolitana a Monza e intanto si muove il parlamentare leghista Paolo Grimoldi che ha annunciato che porterà direttamente il progetto al ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Nell’ultima settimana si sono mossi ed espressi in molti sull’ipotesi del prolungamento della MM5 a Monza.
Lo studio di fattibilità presente nei cassetti del Comune di Monza non può più restare nascosto e Paolo Grimoldi ha deciso di portarlo all’attenzione del ministero che, ad oggi, non ha nulla in mano.
«Visto che nel caos del ministero lo studio di fattibilità sul prolungamento della metropolitana verso Monza si è perso nei corridoi, a Lupi le carte le porto io» ha dichiarato Grimoldi. Il ministro del governo Renzi Lupi ha risposto all’interrogazione di un mese fa del parlamentare leghista ammettendo che la proposta progettuale per il prolungamento della metropolitana a Monza non è pervenuta al ministero. «Sono stanco della burocrazia e dei continui rimandi del governo – continua Grimoldi – al ministero andrò io, voglio dare, personalmente, la sveglia a Lupi. Visto che si tratta di un’opera di primario interesse nazionale lo stesso ministero avrebbe dovuto premurarsi di recuperare lo studio di fattibilità. Prendo atto che non è stato fatto, chiaro segno che è mancata la volontà politica. Ma non mi arrendo: andrò al ministero di persona».
Intanto a Monza il Comune annuncia di aver inserito il progetto all’interno del piano territoriale regionale e fa una prima stima dei costi. «L’amministrazione guidata dal sindaco Scanagatti ha fino ad oggi compiuto il passo indispensabile, chiedendo nell’ottobre del 2013 a Regione Lombardia di reinserire il progetto nel Piano Territoriale Regionale – spiegano dal Comune – È formalmente questo il passaggio fondamentale che va compiuto per proseguire l’iter. Anche perché Monza, pur essendo il terzo comune della Lombardia, non ha certo la capacità finanziaria per sostenere autonomamente un progetto il cui costo si avvicina al miliardo di euro, considerando l’intero tracciato da Bettola fino alla Villa reale». Questa versione, e soprattutto i costi stimati dall’amministrazione comunale, non vanno giù al Comitato San Fruttuoso che da tempo segue da vicino la questione.
«Ci sorprende molto, invece, l’affermazione che un metro tra Bettola e Villa Reale costerebbe un miliardo di euro. Noi abbiamo detto 440 milioni ricavandolo dal Capitolo 11, pagina 64, dello Studio di fattibilità elaborato da Metropolitana Milanese Spa – spiegano – Volendo, poiché quello studio è del 2012, si può applicare un rialzo del 15%, nella media europea, e si arriva a 506 milioni ma non certo al miliardo, che è il doppio».
E concludono: «Sarebbe bene essere molto attenti su cifre così importanti. Spararle troppo grosse non è utile se il metro è realmente un obiettivo. La cosa peggiore sarebbe che i conti del Comune fossero conti da salumiere».
Intanto la raccolta firme promossa sul sito del comitato ha già raggiunto le 7mila adesioni.