Tra tasse, investimenti e residuo fiscale sono ancora scintille tra il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini e il sindaco di Milano, Beppe Sala. Questa volta, sul tavolo, c’è Monza: o meglio, il prolungamento della metropolitana M5 fino a Monza, per il quale il ministro ha convocato a Roma, al ministero, i sindaci delle città coinvolte (Milano, Monza, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni) e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. L’appuntamento è giovedì 26 giugno.
Metropolitana a Monza: le accuse, il residuo fiscale, gli investimenti

Il punto di partenza è Beppe Sala, sindaco di Milano, che giovedì 19 giugno in un evento del Pd ha detto (riporta affaritaliani.it) che “ai ministri e sottosegretari milanesi dico che sono colpevoli. Colpevoli di non aver fatto un tubo per questa città”. Sul piatto c’è il residuo fiscale, un conto spesso contestato, ma di fatto quanto un territorio versa all’erario statale e quanto dallo Stato torna ai territori. Per trovare un ultimo dato monzese riconosciuto, è necessario tornare a dieci anni fa, al 2015, quando il Cittadino calcolava che Monza e Brianza versavano allo Stato tasse e imposte e ricevevano in cambio investimenti e servizi con un gap di 11mila euro a testa: in altre parole, ogni monzese paga a 11mila euro a testa più di quanto non riceva in cambio.
Metropolitana a Monza: 20 miliardi in cambio di 0,5?

“Se vogliamo confrontarci sui numeri vorrei ricordare al Ministro Salvini che ogni anno arrivano a Roma circa 20 miliardi di euro di sole imposte sul reddito di cittadini o imprese milanesi e che, invece, sempre ogni anno, Milano riceve da Roma, a vario titolo, una partecipazione alle spese di gestione della città per 0,5 miliardi di euro” ha scritto sui social Beppe Sala, rispondendo alla conta di Salvini su quanto il governo ha investito nel territorio: per Salvini, più di 900 milioni per la sola M5 (ma adesso ne servono quasi 600 milioni in più, poi solo su Milano 160 milioni per i Pinqua di Milano (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, che in realtà è finanziato dai fondi europei del Pnrr), 4 miliardi per opere ferroviarie, 715 milioni per opere pubbliche sempre di Milano.
“Se il Ministro si impermalosisce per una mia accusa (tra l’altro non ho mai citato né il suo nome né il suo ruolo) vorrei dirgli che sono disponibile a fare una rapida raccolta delle centinaia di accuse che invece lui mi ha rivolto direttamente in questi anni. E comunque sì, confermo, come ho detto ieri pubblicamente, che sarò a Roma settimana prossima per parlare di M5, sempre che la mia presenza sia ben accetta”, ha detto Sala, dal momento che Salvini ha chiesto se ci sarebbe stato.