Forse è ancora presto per parlare di un vero e proprio “effetto Lilla” sul valore degli immobili a Monza, ma c’è da scommettere che l’arrivo della metropolitana con le fermate di Bettola (a Cinisello), Campania, Marsala, stazione, Trento e Trieste, Villa reale, ospedale San Gerardo e polo istituzionale non tarderà a farsi sentire.
«Al momento l’effetto metropolitana è più sentito da parte dei proprietari che dagli acquirenti – commenta Corrado Catania, titolare dell’agenzia Totem di Monza – non abbiamo ancora registrato aumenti del valore degli immobili, ma minori margini di trattativa in quelle zone che saranno interessate dall’arrivo della metropolitana».
Chi ci guadagna. Cartina alla mano, a beneficiare del prolungamento della lilla, reso ufficiale solo a novembre con la firma sui finanziamenti, saranno gli immobili nei quartieri intorno a viale Campania, via Marsala, il polo istituzionale, oltre che al centro storico e alla zona parco che già registrano, secondo i dati di camera di commercio, il segno positivo già nel 2019.
«Sono convinto che il quartiere di San Rocco – prosegue Catania – così come l’area di via Marsala, oggi aree periferiche beneficeranno dell’arrivo della metropolitana nel momento in cui si inizieranno a vedere gli scavi. I brianzoli fanno fatica a comprare una casa sulla carta e, allo stesso modo, inizieranno ad interessarsi a quelle aree nel momento in cui i lavori partiranno. Purtroppo da troppi anni la metropolitana è un mito. Io conservo ancora dépliant di costruttori degli anni Sessanta in cui si parlava dell’imminente arrivo della metropolitana».
Mauro Danielli, titolare di “la Lombarda” di Monza, quarant’anni di professione e un passato come referente per Camera di Commercio, al contrario già avverte “l’effetto Lilla”.
«La metropolitana è un’attesa molto sentita e percepita – è la sua opinione a sette anni dall’ipotizzata apertura – Assistiamo ad un mercato immobiliare a Milano che è quanto mai attivo e nevrastenico e anche Monza ne è toccata. Siamo solo a dodici chilometri da Milano e nel momento in cui si percepirà la facilità di collegamento l’interesse sugli immobili a Monza, che già c’è, sarà ancora più alto. Già oggi ci sono giovani coppie che stanno puntando su Monza perché qui l’abitare ha prezzi più competitivi che Milano».
Il mercato. I quartieri su cui puntare? Per Danielli si rivaluteranno «Triante e San Giuseppe e tutta l’area del parco per la qualità del verde e l’alto standard abitativo che finora è stata penalizzata dalla difficoltà di collegamento».
Sarà l’effetto metropolitana o qualità della vita, ma Monza dal 2014 vede un mercato immobiliare in crescita: 1.400 le contrattazioni chiuse nel 2017, 1.600 nel 2018 e 1.800 quelle concluse nel 2019. «Su 60mila abitazioni il 3% è sul mercato – conclude Danielli – ma è uno stock che si sta contraendo perché non c’è nuova offerta e la domanda cresce».