Pioggia e vento in Brianza, neve in montagna – anche a mille metri – e temperature in calo al nord. Maggio va verso l’ultima settimana, ma fuori dalla finestra sembra autunno inoltrato. Soprattutto per le temperature: i termometri nel Monzese venerdì mattina segnavano meno di 10 gradi. E poi pioggia e poi vento. Il maltempo è causato da corrente fredde in arrivo da nord in Val Padana che rendono il tempo incredibilmente instabile e un nord Italia spaccato in due: cieli tersi verso ovest, nuvoloni a est. E la Brianza sta in mezzo.
Weekend – Sabato è previsto un nuovo peggioramento su tutta la regione, mentre domenica dovrebbe risultare più soleggiata. Le temperature sono in calo, decisamente sotto le medie del periodo: in Brianza non oltre i 15 gradi. Clima molto freddo in montagna. Dalla settimana prossima i termometri dovrebbero tornare in risalita.
L’agricoltura – A parte il cambio degli armadi, che alzi la mano chi è riuscito a farlo, la primavera più piovosa da trent’anni a questa parte sta creando non pochi problemi agli agricoltori e a chi lavora con le piante. La Coldiretti segnala raccolti compromessi in tutta la regione per il ritardo nelle semine e florovivaisti alle prese con bollette per il riscaldamento delle serre sempre più care. Ma lancia anche l’allarme per la presenza di un parassita che può rappresentare un ulteriore pericolo per le coltivazioni del mais: la “Diabrotica” è già stata segnalata nelle province di Brescia e si prevede si possa estendersi a Como, Varese, Lodi, Pavia, Cremona e Mantova. Le larve si schiudono a maggio e nelle prossime settimane potrebbero attaccare le piante più giovani. Sono in grado di attaccare interi filari.
Giro d’Italia – E il freddo sta segnando anche il Giro d’Italia, perché così tanta neve sulle Alpi gli organizzatori non l’avevano prevista. Saltato Sestriere e tagliato il Galibier, il Giro perde anche la Cima Coppi e una delle sue giornate più affascinanti. Venerdì 24 maggio il giro avrebbe dovuto affrontare il tappone alpino con Gavia, Stelvio (Cima Coppi, appunto) e Val Martello, ma viste le previsioni del tempo e la neve che ha tenuto chiusi i passi per tutta la settimana la direzione di gara ha modificato il percorso: partenza da Ponte di Legno in Valcamonica, salita al passo del Tonale, debutto del passo Castrin e arrivo in Val Martello. Ma niente da fare lo stesso. Nevica su tutto il percorso e i rischi sono troppo alti: cancellata tutta la 19esima tappa, con il placet dei corridori che possono concentrarsi sulle Tre Cime di Lavaredo. Perché sabato non farà meno freddo.