La Protezione civile della Regione Lombardia ha diramato una allerta gialla per rischio di temporali forti dalle 12 di mercoledì 12 agosto alle 24 di venerdì 14 agosto anche nel nodo idraulico di Milano che comprende la provincia di Monza e Brianza.
Dal pomeriggio-sera di mercoledì 12 agosto, e per la giornata di giovedì 13 – annunciano dal Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia – sono previste condizioni di instabilità, con precipitazioni che tenderanno tra la notte del 12 e la mattinata del 13 agosto ad estendersi da Ovest a Est a gran parte della regione: maggiormente interessata dai fenomeni sarà la fascia alpina e prealpina e i settori di pianura occidentale, meno la bassa pianura orientale. Le precipitazioni risulteranno a prevalente carattere di rovescio e temporale, localmente possibili anche di forte intensità. I fenomeni saranno in attenuazione e in parte esaurimento giovedì 13 in tarda serata.
In vista della previsione, è stato quindi richiesto ai sistemi locali di protezione civile di attivare e mantenere una fase operativa minima di attenzione, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, in linea con quanto previsto nella pianificazione di protezione civile, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
«In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali – dicono dalla Protezione civile regionale – di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero risultare intensi e pericolosi, quali scenari di rischio temporali forti (rovesci intensi, fulmini, grandine, raffiche di vento) caratterizzati da elevata incertezza previsionale ma con effetti dannosi sul territorio, quali: danni a coperture e a strutture provvisorie; rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi; danni alle colture agricole e agli automezzi a causa di grandinate; innesco di incendi e lesioni da fulminazione; possibili locali dissesti idrogeologici e locali criticità sul reticolo idraulico minore e/o sulle reti di drenaggio urbano (con particolare attenzione alle aree metropolitane); problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attività svolte sugli specchi lacuali».
(notizia aggiornata il 12/8 alle 13.26)