Meda: il centrosinistra candida Proserpio per sfidare il sindaco uscente

Entra nel vivo la campagna per le elezioni amministrative a Meda: la coalizione di centrosinistra ha presentato la candidatura di Marcello Proserpio a sindaco della città, da contrapporre a quella del centrodestra che ha nel sindaco in carica.
da sx Vanessa Scalfarotto (Italia Viva), Pietro Aceti (Azione), Marcello Proserpio, candidato sindaco di Meda, Massimo Nava (segretario Pd locale), Paolo Tagliabue (civica Meda aperta)
da sx Vanessa Scalfarotto (Italia Viva), Pietro Aceti (Azione), Marcello Proserpio, candidato sindaco di Meda, Massimo Nava (segretario Pd locale), Paolo Tagliabue (civica Meda aperta) Paolo Volonterio

Entra nel vivo la campagna per le elezioni amministrative a Meda. Sabato 26 febbraio la coalizione di centrosinistra ha presentato nella sede del Pd di via Roma, la candidatura di Marcello Proserpio a sindaco della città, da contrapporre a quella del centrodestra che ha nel sindaco in carica, Luca Santambrogio, il suo concorrente, presentato ufficialmente mercoledì 23.

“Il manifesto del centro sinistra – ha detto Marcello Proserpio, affiancato dai componenti che lo sostengono: Vanessa Scalfarotto (Italia Viva), Pietro Aceti (Azione), Paolo Tagliabue (civica Meda aperta) e dal segretario del circolo Meda Pd, nonché consigliere comunale Massimo Nava – è nato da un patto di collaborazione, dalla condivisione di valori e idee da parte delle forze politiche e della società civile, democratiche e antifasciste. Una collaborazione nata in vista di queste amministrative, una scuola del dialogo, un laboratorio di idee e proposte, aperta al contributo di tutti che duri nel tempo”.

Proserpio ha proseguito così: “È nostro intento favorire la buona politica, fondata sull’ascolto, sullo stimolo al confronto e sulla partecipazione attiva dei cittadini alla scelto di governo. Siamo aperti al contributo di tutti. Proseguire e realizzare una città diversa, inclusiva e sostenibile. Meda ha bisogno di un rilancio che si traduca in un progetto di governo in grado di unire capacità progettuali e concretezza d’azione”.

Per Meda un cambio di passo è necessario. “Per affrontare i problemi che da tempo chiedono una soluzione – ha continuato il candidato – come il superamento della ferrovia, la viabilità e la mobilità sostenibile, la rigenerazione urbana e ambientale, il decoro urbano, l’inquinamento atmosferico, la tutela degli spazi verdi e dei servizi ecosistemici da essi generati, l’erogazione di servizi e la riorganizzazione degli uffici comunali”.

Un altro punto dell’esposizione di Proserpio ha riguardato l’ambiente e la sua salvaguardia. “Curare e promuovere, una risorsa preziosa come l’ambiente sarà possibile agendo sulla transizione ecologica per limitare i cambiamenti climatici in atto. Arrestare il consumo di suolo, operare per ridurre i consumi energetici e il traffico veicolare, favorire la mobilità dolce, la pratiche e gli stili di vita più sostenibili, creare isole verdi pedonali. Provvedimenti che non possono più attendere”.

“Rispondere ai bisogni e alle vecchie e nuove fragilità sociali, è un argomento che ci sta particolarmente a cuore – ha continuato nel suo intervento Proserpio – i fondi offerti dal Pnrr devono e possono trasformarsi in occasioni di crescita della quantità e qualità dei servizi sociali e sociosanitari offerti. Costruire con il mondo dell’associazionismo, del volontariato, delle cooperative e del privato sociale una comunità sociale solidale sempre più viva, aperta, coesa e attenta alle necessità di tutti”.

Ha posto l’accento con forza sul potenziamento della sanità territoriale puntando sullo sviluppo dei servizi domiciliari, per fragili e anziani. La costituzione della Casa di Comunità, centri multidisciplinari in cui i cittadini potranno trovare medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità e assistenti sociali”.

Mondo della scuola e della cultura. Rafforzare il binomio scuola-comunità. Ampliare il perimetro scolastico agli spazi della città: biblioteche, parchi, archivi, aziende. Riconoscere la cultura come un bene insostituibile. I giovani sono il presente con tutte le difficoltà e gli ostacoli da loro vissuti.

Infine adottare un bilancio guidato da principi di equità con l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale.