I carabinieri di Meda hanno scelto il porta a porta a casa delle potenziali vittime per tentare di arginare il fenomeno purtroppo sempre più dilagante delle truffe ai danni di anziani. Nonostante l’organizzazione d’incontri e campagne di sensibilizzazione, rimangono numerosi i cittadini che aprono a finti rappresentanti delle forze dell’ordine e così danno libero accesso al truffatore di turno. I carabinieri del comando compagnia di Seregno, guidati dal maggiore Emanuele Amorosi, hanno deciso di fare un passo in più e di unire al classico appuntamento informativo anche un contatto diretto.
Grazie alla collaborazione col Comune di Meda la stazione cittadina ha avuto 4mila nominativi di Over 60. Da qualche giorno due carabinieri in divisa e con auto di servizio suonano alla porta delle persone in elenco. Chi risponde e apre la porta di casa, viene “redarguito”: non bisogna accogliere nessuno, anche se si tratta di carabinieri. L’unica cosa da fare sempre e comunque è digitare il 112. L’iniziativa è accompagnata anche dalla distribuzione di adesivi con scritto: “Non ti conosco? Non apro! Chiamo il 112” da attaccare all’interno della porta d’ingresso, per ricordarsi che la prima cosa da fare è chiamare il 112.
Il Comune di Meda ha anche realizzato dei manifesti e dei volantini da distribuire nelle attività commerciali. Non solo il comandante di stazione, il luogotenente Giuseppe Vantaggiato, dal pulpito delle chiese ribadisce la campagna di sensibilizzazione. Il buon esito dell’iniziativa sarà facilmente riscontrabile: dal calo delle truffe all’incremento delle telefonate al 112, per verificare se il carabiniere o il tecnico alla porta siano veri oppure truffatori.