Una domenica dal sapore valtellinese nel cuore della Brianza: i mitici Pizzoccherai di Teglio, in provincia di Sondrio, hanno raggiunto Macherio per cucinare in tempo reale il piatto invernale per eccellenza. E la risposta del pubblico è stata incredibile.
Macherio: successo per i pizzoccheri di Teglio che aiutano l’oratorio, 350 portate prenotate
Sono state ben 350 le prenotazioni per la “pizzoccherata” promossa dal Gso (Gruppo Sportivo Oratorio) di Macherio il cui ricavato sarà devoluto per le attività sportive del Gruppo e soprattutto per le strutture sportive, dopo che il recente maltempo ha provocato il crollo di 15 metri di muro di cinta.
Macherio: successo per i pizzoccheri di Teglio, la cucina
La cucina dell’oratorio di Macherio domenica 5 ottobre ha acceso i fuochi per la preparazione dei pizzoccheri che rappresenta una vera cerimonia di golosità. Un rito antico per i pizzoccherai di Teglio che con assoluta maestria preparano la ricetta autentica che rimanda al sapore dell’alta quota di montagna.
Macherio: l’alleanza tra Gso e Pizzoccherai di Teglio
A Macherio non è andata in scena solo un’iniziativa golosa e solidale, ma anche un vero e proprio evento culturale e gastronomico che ha messo in mostra l’antica ricetta di un piatto unico in cui si amalgamano tradizione e ingredienti poveri provenienti dall’umile lavoro dei contadini del territorio: grano saraceno, patate, burro, formaggio della Valtellina.
Un diletto da leccarsi i baffi quelli che ha visto protagonisti i maestri di Teglio che onorano la loro terra facendo scoprire la bontà di un piatto tipico che oggi è conosciuto, cucinato e apprezzato in tutta Italia. Tantissime le famiglie, adulti, giovani e bambini, che a Macherio hanno colto l’occasione per assaporare il piatto in oratorio, dove è poi avvenuto il ritiro delle porzioni. Un pranzo domenicale decisamente tipico: in centinaia hanno fatta festa col sapore, contribuendo a sostenere le spese dell’oratorio San Carlo. Un successo che premia il Gso e i Pizzoccherai di Teglio, capaci di creare un connubio socio-culturale che ha portato in Brianza i profumi e i sapori di una cucina regina dell’inverno.