Vladimir Luxuria dalla biblioteca di Vimercate mercoledì 2 marzo ha discusso di discriminazione femminile e ha replicato a tutti coloro che nelle ultime ore ne hanno criticato la presenza in città, nell’ambito della rassegna “Marzo Donna” organizzata dal Comune.
Il suo primo intervento l’ha indirizzato a chi tra domenica e lunedì ha esposto vicino alla biblioteca con la scritta “8/3 festa della donna Wladimiro Guadagno l’intruso” rivendicato dal Movimento Nazionale Lombardia.
«Non ho peli sulle gambe figuriamoci sulla lingua – ha detto l’ex parlamentare – e a chi ha tenuto a scrivere il mio nome all’anagrafe (Wladimiro Guadagno) su uno striscione bisogna capire che per parlare di violenza e discriminazione delle donne non è importante il genere, ma è un tema che tutte e tutti devono affrontare. Chi mi ha definito un intruso su un lenzuolo esposto al calar della sera si è firmato come patriota e in un periodo come questo starei molta attenta a parlare di patria, ma preferire usare la parola matria che indica una terra che accoglie tutti soprattutto gli ucraini».
Altre stoccate Luxuria le ha rivolte anche al Popolo della Famiglia e alla Lega.
«Gli intrusi sono quelli del Popolo della Famiglia che oggi hanno fatto in Brianza una “silenziosa” manifestazione di protesta: infatti fanno bene a starsene zitti visto che il loro leader Mario Adinolfi ha sostenuto nella trasmissione radiofonica La Zanzara che “la donna cristiana deve essere mite e sottomessa” – ha chiosato – Gli intrusi sono i leghisti che fino all’altro ieri elogiavano Putin, il dittatore sovietico che sta negando la libertà a tante donne e madri in fuga dall’Ucraina con il terrore delle bombe riflesso nei loro occhi. Rispetto a questa gente ho diritto, dignità e competenza per parlare di donne e della nostra difesa. Io l’essere donna me lo sono dovuta conquistare. Non ho bisogno di nessuno che mi spieghi che non sono nata donna e ho i miei limiti. So anche che se per le donne esserlo è stato un dono, io me lo sono regalata alla faccia di quelli che mi criticano».
Nel corso dell’incontro moderato da Oscar Innaurato di Brianza Oltre l’Arcobaleno insieme a Chiara Andreotti, femminista di Non Una di Meno, Luxuria ha ribadito l’importanza per le donne di denunciare violenze inferte dagli uomini sia a livello fisico, economico e psicologico. A fare gli onori di casa e introdurre l’evento ci ha pensato l’assessore alle Opportunità Riccardo Corti.