Hanno voluto rendere grazie a chi, in molto molto discreto, si è prodigato, e ancora si prodiga per aiutare gli altri. Così la consegna del “Luit d’oro”, la benemerenza civica assegnata dal Comune di Nova Milanese a Wilma Riva, Ezio Antonio Negretto e Luigi Scuratti. “Luit” è il nome locale di un particolare tipo di grano che si coltivava a Nova e ricorda le origini contadine.
La benemerenza comunale “Luit d’oro” di Nova: ecco a chi è andata
Wilma Riva, tra le fondatrici del Centro di aggregazione giovanile e dell’Unitalsi, dal 2015 porta avanti un progetto nato dal desiderio di Maria Giuditta Seregni, la maestra Margit, che prima di morire ha voluto affidare alla sua amica Wilma un progetto importante che ora si sta realizzando, un centro a Payakaraopeta in India che ospita sessanta ragazze che abitano nei villaggi lontani per facilitare la loro frequenza alla scuola. “Margit mi ha lasciato un incarico importante che, credo stia portando avanti in modo soddisfacente”. Legato al nome di Margit anche il concorso di poesia che coinvolge centinaia di alunni ogni anno.
“Luit d’oro” a Wilma Riva, Ezio Antonio Negretto e Luigi Scuratti
Ezio Antonio Negretto è stato il medico di famiglia per centinaia di novesi prima che andasse in pensione lo scorso gennaio. “La segnalazione – ha precisato il sindaco Fabrizio Pagani –è arrivata da una paziente che ha messo in evidenza la grande disponibilità del medico”. “A me è sempre piaciuta l’idea che un medico debba curare e anche prendersi cura dei suoi pazienti. Questo è quello che ho cercato di fare per tutto il tempo in cui ho prestato servizio”. Prima ancora che come medico Negretto ha offerto il suo tempo in diverse associazioni del territorio: dalla Croce Rossa alla San Carlo, passando per l’Unitalsi e l’oratorio.
E proprio in ambito parrocchiale si esplica l’attività di volontario silenzioso di Luigi Scuratti. A segnalarlo è stato il parroco don Luigi Caimi che ha voluto ricordare anche l’aiuto che Luigi, diventato ormai “nonno Luigi” offre ad una famiglia di origini straniere che abita accanto a lui con una bambina che spesso lui accompagna a scuola, e un altro vicino disabile che aiuta in alcune pratiche quotidiane. Accanto alle tre benemerenza, è stata assegnata anche una “menzione speciale” al Gruppo delle famiglie affidatarie guidato da Giusy Accorso Cioffi e Carmela Ortore Libergolis. Un impegno quello del Gruppo Affido partito nel 1988 su invito di Madre Antonia. Un ruolo importante e delicato, quello delle famiglie che accolgono in affido ragazzi provenienti da situazioni familiari di difficoltà. “L’importante e accogliere e ascoltare chi viene accolto” hanno sottolineato le referenti.