Il potenziamento della telesorveglianza, l’installazione dei pulsanti di emergenza come quelli già attivi negli ospedali di Monza e Brianza. È l’obiettivo della Regione Lombardia per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori e prevenire e gestire le aggressioni a danno del personale sanitario con misure al centro di una delibera approvata a inizio settimana.
Lombardia, sì a delibera con regole per la sicurezza del personale sanitario: le misure specifiche
Sono previste misure specifiche per prevenire questi eventi, in linea con le normative nazionali e regionali. Il documento prevede una fase di monitoraggio e segnalazione degli episodi attraverso la raccolta tramite sistemi di ‘incident reporting‘ e monitoraggio continuo da parte dell’Agenzia di Controllo del Servizio Socio-Sanitario. Ma anche l’adozione di misure preventive come l’installazione di dispositivi di sicurezza come pulsanti antipanico, videosorveglianza, servizio di sicurezza interno e anche supporto psicologico e legale.
Lombardia, sì a delibera con regole per la sicurezza del personale sanitario: constrastare episodi di violenza
«Con questo provvedimento – ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – vogliamo garantire un ambiente di lavoro più sicuro per il nostro personale sanitario, che ogni giorno si impegna per la salute dei cittadini. Dobbiamo contrastare gli episodi di violenza con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, soprattutto nei reparti dove il personale è più esposto, parlo in particolare del Pronto Soccorso».
Prevista poi la creazione di ambienti confortevoli per pazienti e personale e miglioramento delle condizioni lavorative. E corsi specifici per il personale sanitario su tecniche di ‘de-escalation’, gestione del rischio e autodifesa.
«Questa delibera – ha sottolineato l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa – è il risultato di un lavoro condiviso tra istituzioni, aziende sanitarie e operatori. Troppo spesso il personale sanitario è vittima di aggressioni, verbali e anche a volte fisiche, che ne minano la serenità oltre a rappresentare fatti gravi e ingiustificabili. È la prosecuzione di un percorso che il nostro assessorato ha avviato con le bodycam per gli operatori Areu».