C’è anche Andrea Mandelli, senatore di Forza Italia, tra i quattro onorevoli accusati di incompatibilità dal Movimento 5 Stelle. Il monzese, secondo i parlamentari grillini, ricoprirebbe 17 cariche incompatibili con la posizione di senatore. La questione è approdata alla Giunta del Senato, chiamata a prendere una posizione netta.
“Presidenti e vicepresidenti di ordini professionali e, allo stesso tempo, senatori della Repubblica – scrive l’M5S in una lettera inviata al presidente del consiglio, al ministro della Salute, al ministro della Giustizia e ai componenti della Giunta delle elezioni – Il tutto contro la legge, che dispone come i membri del Parlamento non possono ricoprire cariche o uffici di qualsiasi specie in enti pubblici. Se mercoledì, al Senato, la Giunta delle immunità dovesse salvare i quattro senatori, in palese incompatibilità, assisteremo all’ennesimo, insopportabile, caso di autoassoluzione della casta politica”.
Oltre a Mandelli, sotto accusa ci sono Amedeo Bianco (Pd, 7 poltrone), Annalisa Silvestro (Pd, 3 poltrone), Luigi D’ambrosio-Lettieri (Forza Italia, 8 poltrone).
“L’incompatibilità è, secondo noi, lampante e indiscutibile – continua la lettera – dal momento sia il consiglio di Stato che la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale hanno certificato che ordini e collegi professionali sono enti pubblici non economici. Quindi, questi senatori non possono ricoprire cariche o uffici di qualsiasi specie in enti pubblici. Se la Giunta del Senato non accoglierà la richiesta di incompatibilità avanzata dal M5S, si creerà un pericoloso precedente: rendere ammissibile che un parlamentare sia anche sia esponente o amministratore di organi dello Stato o della Pubblica amministrazione”
Andrea Mandelli è presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani dal 2009 e presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Ha partecipato a diversi tavoli tecnici istituiti dal ministero della Salute ed è parte di diverse Fondazioni.