Lissone: Villa Reati, allo studio un collegamento con la sede dei Combattenti

Quale il futuro della Villa Reati di Lissone post lavori? Risponde l'assessore alla Cultura Carolina Minotti.
Lissone Villa Reati
Lissone Villa Reati FABRIZIO RADAELLI

Villa Reati di Lissone: piena valorizzazione dell’intero stabile con la verifica della fattibilità di un progetto di collegamento con la sede dei Combattenti e Reduci. La Villa, dalla fine degli anni ’90 ad oggi, è stata interessata da una serie di interventi e a partire dal 2021 sono stati avviati ulteriori lavori di restauro conservativo, con sostituzione del manto di copertura e rifacimento degli intonaci esterni, attualmente in fase di completamento.

Lissone: Villa Reati, quale futuro post lavori iniziati nel 2021?

Quale il futuro della Villa post lavori? Se lo chiedono la politica (Pd) e la cittadinanza. L’assessore alla Cultura Carolina Minotti conferma che la giunta, compatibilmente con le risorse disponibili, intende completare le opere necessarie per consentire un ulteriore valorizzazione dello stabile.

Lissone, l’assessore Minotti: «Il corpo in progetto ripropone l’antico collegamento tra la villa gentilizia e il relativo oratorio abbattendo le barriere»

«Si stanno considerando, ad integrazione delle opere in corso di esecuzione – spiega – le condizioni di fattibilità di una specifica ipotesi progettuale, già affrontata nel passato, per il collegamento tra la Villa e l’attuale sede dell’associazione Combattenti e Reduci, rendendo fruibile a tutti la struttura e dando così un senso compiuto ad un’opera di importante valore per Lissone».

«Il collegamento – aggiunge Minottinasce dall’esigenza di permettere una libera fruizione del piano primo di entrambi i fabbricati, attualmente accessibili rispettivamente mediante una scala monumentale e una scala di servizio. Il corpo in progetto, infatti, nel riproporre l’antico collegamento tra la villa gentilizia e il relativo oratorio, permette di inserire una nuova scala esterna e un ascensore, con conseguente abbattimento delle barriere architettoniche e possibilità per tutti di poter accedere ai locali al piano primo dei due edifici. Se si ravviseranno le condizioni di adeguata fattibilità tecnica ed economica, si potrà ulteriormente rafforzare la valorizzazione della Villa».