Fatti, ricordi impressi in scatti fotografici in bianco e nero, storie di uomini e di vita, di grande impegno verso il prossimo. Cento anni sono molti, ma non sono un traguardo, bensì una meta importante raggiunta con non poca fatica, degna di essere tramandata alle nuove generazioni. Di padri di famiglia e grandi lavoratori generosi ne sono passati molti al distaccamento dei vigili del fuoco di Lissone, prima nella sede storica di via Aliprandi, poi nell’attuale caserma di viale Martiri della Libertà intitolata, nel 1987, all’ingegner Gino Arosio, un grande uomo e responsabile di distaccamento dal 1971 al 23 gennaio 1977, data in cui perse la propria vita durante il suo servizio. Nel 1987, all’inaugurazione del “castello di manovra” nel cortile del distaccamento, l’allora sindaco di Lissone, Giuseppe Valtorta, alla presenza delle autorità dell’epoca, ha intitolato la caserma all’ingegner Arosio. Negli anni sono cambiati i capi distaccamento, da Davide Gelosa a Luigi Sala, Gino Arosio, Angelo Cazzaniga, Giovanni Arosio, Livio Cazzaniga, Angelo Alberti fino a Matteo Tedeschi. Sono cambiati gli automezzi, le tecniche di intervento, ma si continua sempre con la stessa passione lunga cento anni di storia. E domenica la festa ha animato l’intera città. Alle 10 il corteo dei vigili del fuoco con partenza da via Aliprandi 9, sede del primo distaccamento, fino alla caserma di viale Martiri della Libertà. Alle 11 benedizione del ceppo alla presenza delle autorità. Alle 11.45 la santa messa nel cortile del distaccamento presieduta dal cardinale Dionigi Tettamanzi e concelebrata dal parroco della comunità pastorale di Lissone, don Tiziano Vimercati. Alle 15.30 la manifestazione con numerosi saggi pompieristici e simulazioni di intervento. Esibizione anche del gruppo allievi della Onlus.