Il centro di smistamento dei profughi che arrivano in Brianza potrebbe trovare casa in uno dei padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico Antonini di Limbiate. Il complesso, in gran parte proprietà della Provincia, è stato inserito nei giorni scorsi nell’elenco di quelli indicati dalla Prefettura per sostituire lo Spallanzani di Monza che in inverno è trasformato in rifugio notturno per i senzatetto. Nei giorni scorsi a Mombello è stato effettuato un sopralluogo: «Non c’è nessuna decisione – ha spiegato giovedì al consiglio provinciale il presidente Gigi Ponti – verificheremo le strutture disponibili».
La scelta dell’ex Antonini, commentano gli operatori che stanno gestendo l’accoglienza dei richiedenti asilo, consentirebbe di superare i veti dei comuni e dei proprietari degli stabili dismessi che finora hanno impedito l’allestimento del centro negli ex ospedali di Monza e di Vimercate. Un punto di transito in cui i migranti rimangano qualche giorno in attesa di essere identificati, visitati e suddivisi in gruppi omogenei per provenienza e cultura, secondo i responsabili del progetto di accoglienza, è fondamentale per favorire l’integrazione dei circa 300 profughi attualmente in Brianza.
La Provincia, intanto, pensa già al possibile buco di bilancio che dovrà tentare di tappare nel 2015: il peggio per le casse di via Grossi, ha spiegato Ponti martedì all’assemblea dei sindaci e giovedì al consiglio, deve ancora arrivare. «Le strade – ha affermato – vanno sistemate, i presidi chiedono più sicurezza nelle scuole ma noi non abbiamo i soldi per intervenire e per il 2015 è stimato un taglio di altri 8.500.000 euro alle nostre risorse». Già quest’anno, ha commentato, le entrate legate all’addizionale sull’energia elettrica «si sono ridotte al lumicino» mentre Rc Auto e Imposta di trascrizione hanno fruttato 1.300.000 euro in meno rispetto a quanto previsto a gennaio. In compenso la Provincia di Milano ha addebitato a Monza 2.350.000 euro di perdite prodotte dai derivati finanziari acquistati prima della separazione dei due enti. «Se – ha anticipato il presidente – il Governo non introdurrà tagli più ragionati e meno lineari dal prossimo anno la nostra situazione non sarà tranquilla e potrebbe andare fuori controllo».