Licenziato “per la mascherina abbassata”, sciopero e presidio alla Star di Agrate Brianza

Presidio e sciopero mercoledì mattina alla Star di Agrate Brianza: indetto per il licenziamento di un lavoratore «col pretesto di avere abbassato la mascherina», dicono i sindacati.
Agrate - Star
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Licenziato un dipendente Star di Agrate Brianza e mercoledì 10 febbraio scatta il presidio davanti allo stabilimento di via Matteotti indetto dalla Flai Cgil con sciopero di tre ore a ogni fine turno. Alla base della protesta la decisione di sospendere, e poi licenziare, un lavoratore della fabbrica alimentare che non utilizzava correttamente la mascherina in ditta secondo quanto riferito dalla sigla sindacale.

«Un iscritto, da oltre 20 anni alla Cgil e 25 anni dipendente in Star, a inizio gennaio ha ricevuto una lettera dove gli si contestava l’uso non corretto della mascherina, perché abbassata. Ed è stato contestualmente sospeso. Il 3 febbraio lo hanno licenziato», ha spiegato Federica Cattaneo, segretaria generale della Flai Cgil brianzola.

«In otto ore di lavoro può capitare di abbassare la mascherina per prendere fiato, ovviamente verificando di essere a distanza di sicurezza da altre persone o colleghi, come prevede la norma – prosegue la Cgil in una nota – Abbiamo subito capito che era una contestazione pretestuosa, non una normale procedura a cui l’azienda può legittimamente ricorrere quando un dipendente sbaglia, ma un’azione discriminatoria contro un lavoratore da anni impegnato nel sindacato. Lo hanno capito anche i colleghi che hanno aderito allo sciopero proclamato dalla Flai Cgil, perché tutti devono essere liberi di esprimere la propria opinione senza avere la paura di incorrere in sanzioni».

Tra l’altro il sindacato ha anche sottolineato che «i lavoratori hanno aderito in tanti, nonostante l’iniziativa della direzione Star di dissuaderli, chiamandoli in ufficio. Un atto gravissimo». Si attende una replica sulla vicenda da parte della società con sede ad Agrate.