Lesmo: la mafia si combatte anche studiando a scuola

Un incontro alle scuole medie di Lesmo con Agende Rosse per parlare di mafia e come combatterla.

La mafia si combatte nel quotidiano senza abbassare la testa grazie anche allo studio. Nella giornata di lunedì 4 marzo le classi terze della scuola media di Lesmo hanno incontrato le piccole agende dell’Associazione No mafie gruppo agende rosse. Partendo dalla frase del giudice Giovanni Falcone, ‘Si può avere una mentalità mafiosa senza essere dei criminali’, è nato uno scambio sui numerosi episodi della vita quotidiana in cui è possibile trovarsi davanti a comportamenti mafiosi, episodi in cui è importante non rimanere in silenzio.

Lesmo: la mafia si combatte, senza mai abbassare la testa

I ragazzi hanno riflettuto sull’importanza di saper dire ‘no’, di diffidare di chi offre la strada più semplice, e dello studio come strumento di conoscenza e libertà. Sono state numerose le domande e le osservazioni presentate dagli studenti, i quali si sono dimostrati fin da subito interessati ed entusiasti di partecipare al dibattito, volenterosi di capire cosa avesse spinto dei ragazzi poco più grandi di loro ad occuparsi di mafia e domandandosi cosa potessero fare studenti della loro età per dare il loro contributo e contrastare il fenomeno mafioso.
Le piccole agende rosse si sono congedate, soddisfatte dell’incontro e con il cuore pieno di speranza, rispondendo all’ultima domanda: «Secondo voi, è possibile un futuro senza mafia?» .«Sì ragazzi, se voi avrete sempre il coraggio di parlare, e non abbasserete mai la testa, la mafia finirà».