È tutta una questione di velocità. Continua a far discutere la scelta dell’amministrazione comunale di posizionare in diverse vie del territorio dossi ed attraversamenti pedonali rialzati. La finalità è ovvia: rallentare il traffico di passaggio. Il tema aveva già infiammato i social prima del lockdown di marzo e ora è tornato prepotentemente protagonista, in particolare sul gruppo Facebook “Succede a Lentate” per un post dedicato agli ultimi due dossi installati in via Filzi all’angolo con via Mazzola.
Siamo in centro a Lentate sul Seveso a due passi da piazza Roma e da via Aureggi. Qui da tempo c’è un cronico problema di sosta selvaggia a ridosso dell’incrocio, ma anche di automobilisti fin troppo appassionati di Formula 1 che hanno scambiato la strada per l’autodromo di Monza.
«I due nuovi dossi di via Filzi insieme a quelli di via Cesare Battisti, la strada del centro anziani, sono la risposta alla richiesta di maggiore sicurezza presentata da diversi cittadini – spiega il vicesindaco Matteo Turconi – Perché li abbiamo messi in plastica? Era impossibile realizzare due attraversamenti pedonali rialzati prima e dopo un incrocio e in via Battisti non c’era sufficiente spazio».
Da quando si è insediata l’amministrazione Ferrari, era il giugno del 2017, sono 22 i dossi che hanno trovato casa a Lentate sul Seveso: 18 sono attraversamenti pedonali rialzati e quattro dossi in plastica. Facendo un po’ una mappatura delle strade off limits per i velocisti è obbligatorio alzare il piede dall’acceleratore in via Giovanni XXIII, a ridosso della scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci”, in via Padova a Camnago, in via Fara a Birago, in via V Giornate a Copreno. I dossi ci sono anche a Cimnago in via San Michele del Carso e in via Vico in zona Mocchirolo.
«In quest’ultimo caso ci hanno addirittura chiesto di metterne altri – precisa ulteriormente Turconi – Sono poi in attesa di una risposta le richieste presentate per via Gerbino a Birago, via Del Popolo e via Tonale a Copreno e per il quartiere San Fedele».
Le domande vengono inoltrate solitamente da gruppi di cittadini: «Tre persone di nuclei differenti, residenti lungo la stessa strada, che denunciano macchine in transito ad alta velocità ad ogni ora del giorno e della notte».
I dossi oltre ad attrarre critiche “svuotano il portafogli” delle casse pubbliche. Gli attraversamenti pedonali rialzati vanno da un minimo di 3mila a un massimo di 5mila euro di spesa, l’importo varia in base alla lunghezza e alle dimensioni del maxi rallentatore.