«Le lezioni di koalates per salvare i cuccioli dell’Australia in fiamme»

L’idea dell’istruttrice di pilates Francesca Tenore che ha unito il suo lavoro con l’impegno per salvare i koala ferito negli incendi che avevano colpito l’Australia. L’idea in più è il logo del progetto “A plank fort the koala” disegnato dal disegnatore di Dylan Dog.
Monza Francesca Tenore
Monza Francesca Tenore Fabrizio Radaelli

Ci sono parole che in un istante sanno raccontare passione, lavoro e impegno. Per la monzese Francesca Tenore “koalates” è quella parola. Un neologismo coniato dall’unione delle parole koala, la sua passione e pilates, il suo lavoro.

«Le lezioni di koalates per salvare i cuccioli dell’Australia in fiamme»
Monza Francesca Tenore

«La prima lezione di koalates on line si è svolta lo scorso 3 maggio, in occasione del Wild koala day, organizzata insieme a Katrina Jeffrey del Koala gardens di Tuckurimba, nel New Sputh Wales in Australia», racconta.
Un’idea nata dalle tremende immagini degli incendi che un anno fa hanno devastato parte dell’Australia, condannando a morte più di due miliardi di animali nel continente.

«A volte serve un’emozione forte per farti muovere – spiega – Per me è stato vedere le immagini del soccorso del koala Lewis, aiutato da una donna che lo ha letteralmente strappato dalle fiamme, ma che è morto un mese dopo a causa delle ustioni. Quell’animale è diventato suo malgrado il simbolo di quell’immane disastro. Vedendo quel video non ho potuto più starmene a guardare, avrei dovuto fare anche io qualcosa. L’unico cosa che so fare è insegnare pilates, e da lì sono partita».

Francesca Tenore, studi classici e filosofici è oggi un’istruttrice di pilates certificata con il metodo Stott pilates, una scuola canadese riconosciuta a livello internazionale.
«Il progetto ha preso il via a gennaio – spiega – ho proposto ai miei allievi lezioni di pilates destinate proprio alla raccolta fondi per la cura e la tutela dei koala. Ho iniziato a informarmi, a capire quali potessero essere le realtà che avrei potuto sostenere pur abitando dall’altra parte del mondo. Ho conosciuto Kailas Wild, un arboricoltore e tree climber che è partito da Sydney per raggiungere Kangaroo Island, dove è riuscito a soccorrere cento koala in tre settimane».

Poi è arrivata la pandemia che però non ha interrotto la voglia di tenere in vita il progetto. «Grazie ai social e cercando in Rete ho conosciuto molte realtà: dall’Adelaide koala rescue al Koala hospital di Port Macquaire fino al Wildlife park del Kangaroo Island, messo su in tempo record grazie a una raccolta fondi sostenuta anche dal mio progetto.

A distanza di mesi e nonostante la pandemia, l’impegno di Francesca Tenore è riuscito a creare legami virtuosi. «Ho messo in contatto la disegnatrice francese Marie Capriata con il Koala gardens di Katrina Jeffrey, per cui ha disegnato t-shirt e felpe, mentre il logo del mio progetto “A plank fort the koala” è stato disegnato da Giorgio Pontrelli che è disegnatore di Dylan Dog». A chi le chiede perché tanto impegno per aiutare degli animali, semplicemente risponde che «è giusto fare qualcosa di buono quando si può».