Ci sono parole che in un istante sanno raccontare passione, lavoro e impegno. Per la monzese Francesca Tenore “koalates” è quella parola. Un neologismo coniato dall’unione delle parole koala, la sua passione e pilates, il suo lavoro.
«La prima lezione di koalates on line si è svolta lo scorso 3 maggio, in occasione del Wild koala day, organizzata insieme a Katrina Jeffrey del Koala gardens di Tuckurimba, nel New Sputh Wales in Australia», racconta.
Un’idea nata dalle tremende immagini degli incendi che un anno fa hanno devastato parte dell’Australia, condannando a morte più di due miliardi di animali nel continente.
«A volte serve un’emozione forte per farti muovere – spiega – Per me è stato vedere le immagini del soccorso del koala Lewis, aiutato da una donna che lo ha letteralmente strappato dalle fiamme, ma che è morto un mese dopo a causa delle ustioni. Quell’animale è diventato suo malgrado il simbolo di quell’immane disastro. Vedendo quel video non ho potuto più starmene a guardare, avrei dovuto fare anche io qualcosa. L’unico cosa che so fare è insegnare pilates, e da lì sono partita».
Francesca Tenore, studi classici e filosofici è oggi un’istruttrice di pilates certificata con il metodo Stott pilates, una scuola canadese riconosciuta a livello internazionale.
«Il progetto ha preso il via a gennaio – spiega – ho proposto ai miei allievi lezioni di pilates destinate proprio alla raccolta fondi per la cura e la tutela dei koala. Ho iniziato a informarmi, a capire quali potessero essere le realtà che avrei potuto sostenere pur abitando dall’altra parte del mondo. Ho conosciuto Kailas Wild, un arboricoltore e tree climber che è partito da Sydney per raggiungere Kangaroo Island, dove è riuscito a soccorrere cento koala in tre settimane».
Poi è arrivata la pandemia che però non ha interrotto la voglia di tenere in vita il progetto. «Grazie ai social e cercando in Rete ho conosciuto molte realtà: dall’Adelaide koala rescue al Koala hospital di Port Macquaire fino al Wildlife park del Kangaroo Island, messo su in tempo record grazie a una raccolta fondi sostenuta anche dal mio progetto.
A distanza di mesi e nonostante la pandemia, l’impegno di Francesca Tenore è riuscito a creare legami virtuosi. «Ho messo in contatto la disegnatrice francese Marie Capriata con il Koala gardens di Katrina Jeffrey, per cui ha disegnato t-shirt e felpe, mentre il logo del mio progetto “A plank fort the koala” è stato disegnato da Giorgio Pontrelli che è disegnatore di Dylan Dog». A chi le chiede perché tanto impegno per aiutare degli animali, semplicemente risponde che «è giusto fare qualcosa di buono quando si può».