«La sofferta decisione di chiudere il reparto produttivo di Carate arriva dopo 9 anni i cui sono state valutate tutte le soluzioni possibili per garantire continuità e sostenibilità nel lungo termine»: a parlare, per conto della spa dell’abbigliamento brianzola, il direttore generale Stefano Canali dopo il primo incontro del 6 dicembre scorso della fase amministrativa della procedura per la riduzione del personale, avvenuta alla Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro, volto a raggiungere un’intesa con le organizzazioni sindacali.
«Abbiamo potuto illustrare le linee del piano aziendale di ammortizzazione sociale – ha detto il dg – e gli strumenti che abbiamo studiato a supporto dei nostri dipendenti si fondano su tre pilastri fondamentali, un servizio di outplacement per la ricollocazione a tempo indeterminato, un incentivo economico e la possibilità di ricollocamento parziale presso gli altri stabilimenti della azienda, strumenti – aggiunge – i cui costi saranno integralmente a carico di Canali spa e non gravanti sulla collettività e sullo Stato».
«Come impresa familiare – conclude Canali – abbiamo sempre creduto in valori quali il rispetto e la tutela della dignità delle persone, valori che fanno parte della nostra famiglia e della nostra azienda e che non ci fanno dimenticare il contributo fondamentale di tutti i nostri 1.600 collaboratori nel mondo di cui 1.300 in Italia».